Ronaldo e Messi da sliding doors: l’argentino può superare il portoghese

I destini incrociati di Cristiano Ronaldo e Messi, per una volta, sembrano sul punto di intraprendere strade diverse. Da sempre rivali su ogni fronte – dalla Liga alla Champions, dal Pallone alla Scarpa d'Oro – in quest'estate di competizioni continentali stanno vivendo momenti e situazioni agli antipodi. Sufficiente dare un'occhiata alle gare della notte. Il portoghese, dopo un esordio negativo all'Europeo, è riuscito a fare anche peggio nel secondo match con l'Austria: due occasioni neutralizzate dal portiere Almer, rigore fallito, vittoria sfumata e qualificazione agli ottavi ancora in bilico. Altra vita per l'argentino che, con il gol al Venezuela, ha contribuito al 4-1 che ha spianato la strada verso la semifinale di Coppa America e con i quattro centri in tre gare ha raggiunto quota 54 consacrandosi come il miglior realizzatore di tutti i tempi dell'Albiceleste in 111 presenze (superato l'ultimo ostacolo Batistuta, si è lasciato alle spalle anche Crespo, Maradona e Aguero).

Se il lusitano, dunque, si avvia a veder confermate le valutazioni su scarso apporto ed efficacia mediocre quando veste la maglia della nazionale (nonostante le 58 reti in 128 gare), per la pulce al contrario potrebbe esserci la svolta anche in biancoazzurro. Da sempre accusato di non incidere come con il Barcellona, sembra sul punto di rispedire al mittente le considerazioni dei critici. La sua intesa con Higuain migliora gara dopo gara, i gol fioccano per entrambi (il napoletano ha segnato una doppietta al Venezuela e portato a quota 40 le realizzazioni stagionali) e adesso in semifinale l'avversario degli Stati Uniti non sembra irresistibile. A seguire passerà dal re-match con il Cile (vittorioso per 7-0 sul Messico) la possibilità di sollevare un trofeo anche con l'Argentina.