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Ronaldo e il triangolino di capelli ai Mondiali 2002: ecco perché si rasò in quel modo

Il Fenomeno ha svelato finalmente i motivi che lo portarono a raparsi a zero lasciando l’improbabile ciuffo sopra la fronte: “Mi ero fatto male alla gamba e non mi lasciavo in pace. Ho fatto in modo che parlassero d’altro”. E così, trascinò il Brasile in finale dove segnò 2 delle 8 reti. Record ancora imbattuto.
A cura di Alessio Pediglieri
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Per potersi concentrare al meglio e distogliere l'attenzione su di sè, Ronaldo decise nei mondiali 2002 di tagliarsi i capelli in modo inverosimile, con una rasata totale non fosse stato per un triangolino lasciato sopra la fronte. Un look che ha fatto subito storia, con critiche e sottintesi che fino ad oggi non avevano avuto spiegazione. Finalmente, a distanza di 16 anni, la verità: fu una mossa studiata a tavolino, una strategia precisa e  – a conti fatti – vincente.

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Il Mondiale 2002 è già archiviato come il Mondiale di Ronaldo, il Fenomeno nerazzurro che si presentò alla kermesse iridata in una condizione particolarmente idonea per diventarne il protagonista assoluto. Il brasiliano nona caso vinse la classifica marcatori con 8 reti, record ancora imbattuto e decidendo la sfida finale con due gol contro la Germania.

In Corea e Giappone, Ronaldo divenne il personaggio del torneo. Non si faceva che parlare di lui soprattutto però, per le sue condizioni che sembravano precarie ma che in realtà nascondevano una forma fisica se non perfetta, almeno sufficientemente valida per trascinare la nazionale verdeoro fino alla finale – per poi vincerla. Così, davanti alle insistenti critiche per i presunti problemi, Ronaldo decise di smarcarsi nel migliore dei modi, dando in pasto alla opinione pubblica altri argomenti su cui parlare.

Ebbi un infortunio alla gamba e tutti non facevano altro che parlare di quello. Ho deciso così di tagliarmi i capelli e lasciare quella piccola cosa lì sopra la testa. Ed ebbi ragione: da quel momento in poi, tutti iniziarono a parlare dei miei capelli e tutti si dimenticarono dei miei problemi fisici, e così potei concentrarmi totalmente sui miei allenamenti.

Dal 2002 al 2018 il passo è lunghissimo, ma Ronaldo spera che ancora una volta a trionfare sia la sua nazionale. Diversa, cambiata, ma ugualmente inserita nel lotto delle protagoniste. La concorrenza è molto più agguerrita che nel passato eppure Neymar e i suoi connazionali in Russia potrebbero trionfare.

Ci sono alcune squadre molto forti come Francia, Germania e Spagna che sicuramente arriveranno fino in fondo. Vedremo, ovviamente a me piacerebbe veder vincere il Brasile. Sono fiducioso, la Nazionale ha cambiato molto negli ultimi due anni, ma è migliorata

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