Ronaldo attacca la Juve: “Rigore netto. Benatia e gli altri picchiano da dietro sempre”
Lucas Vazquez ha subito un fallo davanti alla porta. E' stato colpito e atterrato da dietro. Il calcio di rigore è giusto – ha ammesso Cristiano Ronaldo nel dopo partita -. Perché protestare? Benatia e gli altri difensori durante tutta la partita hanno spesso picchiato da dietro. Questo è il loro modo di giocare.
Le parole di CR7 spargono sale sulle ferite di una Juventus infuriata per il modo in cui ha visto scivolare via la semifinale. Una beffa tremenda: perdere su calcio di rigore al 98° dopo aver condotto fin dall'inizio la partita; dopo aver dominato il Real Madrid nel tempi del calcio blancos; dopo aver segnato 3 gol (2 nel primo tempo), dopo che Mario Mandzukic ha sfoderato gli artigli e graffiato la difesa delle merengues – che senza Sergio Ramos è altra cosa -, dopo aver accarezzato il sogno di compiere l'impresa e portare a 2 il numero delle italiane in semifinale.

Brucia e fa male, la rabbia e la delusione tracimano. Buffon perde le staffe e manda a quel paese l'arbitro che fischia il penalty per il fallo commesso da Benatia. Il direttore di gara non ci pensa due volte, proprio come in occasione del tiro dal dischetto che Ronaldo s'incaricherà di battere: estrae il cartellino e mette così fine (quasi sicuramente) all'esperienza in Champions dell'estremo difensore bianconero giunto a fine carriera. Dopo San Siro – dove provò l'amarezza dell'esclusione dell'Italia dal Mondiale – adesso arriva la frustata di Madrid e l'onta dell'espulsione.

C'era oppure no il calcio di rigore concesso al Real?
La dinamica dell'azione divide e spacca l'opinione pubblica tra chi grida al complotto e chi, invece, Lucas Vazquez riceve palla in area di rigore dopo una sponda aerea e viene a contatto con Benatia che nel tentativo di anticiparlo sembra colpirlo al petto col piede. Per l'arbitro Oliver è rigore, Buffon protesta e viene espulso.