Ronaldinho incorona Neymar: “E’ il mio erede, può fare grande il Brasile”

Pelé lo ha derubricato a rango di calciatore ‘normale'. Tra ‘o rey' e ‘o ney' non c'è paragone che regga e la Perla Nera ha marcato una linea di confine molto netta tra se stesso divenuto leggenda e l'ex funambolo del Santos che dovrebbe essere la nuova stella della Seleçao. In Europa Neymar spopola: merito delle sue prodezze e dalla straordinaria capacità di essere letale accanto a Messi e Suarez. Il tridentazo, la macchina da gol, il circo dai numeri di prestigio sul rettangolo verde funziona secondo un'alchimia perfetta: potenza, classe, meraviglia. Tutte qualità che fanno della stella brasiliana del Barcellona uno dei calciatori più forti al mondo. In che quantità sono miscelate poco importa per adesso ma da lui la nazione verde-oro si aspetta molto: che, prima o poi, dopo il tonfo al Mondiale, prenda per mano la squadra e la conduca alla vittoria.
Le cifre, nonostante lo scetticismo di Pelé, sono dalla parte di Neymar: ha appena 23 anni ma con la maglia del Brasile ha già realizzato 46 reti in 69 presenze. Per il commissario tecnico (e per i compagni) è sicuramenteo il capitano della sua Nazionale e, soprattutto, è il calciatore di maggiore talento di una squadra che attende di accomodarsi di nuovo sul tetto del mondo. Ma è lui l'uomo giusto? Secondo un ex campione del Brasile, apprezzato in Europa e in Italia, Neymar è il giocatore indicato per la missione.
Ronaldinho non ha dubbi e in un'intervista al quotidiano spagnolo Marca ammette: "Senza dubbio lui è il mio erede. E' un grande giocatore e per un sacco di anni sarà il volto del Brasile". L'investitura ufficiale è avvenuta, con essa c'è anche la grande responsabilità di essere finalmente decisivo anche per le sorti della nazionale. Dovesse riuscirci allora tra lui e il Pallone d'Oro non ci sarebbero più ostacoli. Nemmeno la Pulce o CR7 potrebbero insidiarlo: "Messi, Cristiano e Neymar sono stati eccezionali in questa stagione e meritano il riconoscimento".