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Romelu Lukaku e i ‘cattivi maestri’ Cassano e Balotelli come monito per non sbagliare

Massimo Sarcì, allenatore andato in Belgio nel 2006 e che ha visto Lukaku crescere nelle giovanili dell’Anderlecht ha raccontato un aneddoto particolare al centro sportivo under21 del club, ai tempi in cui l’attaccante dell’Inter giocava: “C’è una foto con Cassano e Balotelli e un croce sopra con la scritta tu non sei così”
A cura di Alessio Pediglieri
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Romelu Lukaku è la nuova pentola d'oro dell'Inter di Conte: 9 reti in 13 presenze. Anche se le prestazioni nel loro insieme lasciano un po' a desiderare, il belga è sempre più incisivo e determinante per le sorti della squadra: quando segna lui, i nerazzurri vincono e ultimamente lo fanno con una costanza importante. I 65 milioni di euro investiti in estate tra il disappunto generale per una cifra più che importante oggi sembra già essere stata ripagata, anche se si è solamente all'inizio.

Di Lukaku si conosce tutto, l'infanzia difficile, la voglia di emergere, le promesse fatte a se stesso e alla mamma quando iniziava a tirare calci ad un pallone. E una carriera sempre in crescendo, dai tempi dell'Anderlecht a quelli in Premier League fino all'approdo in nazionale e, oggi, all'Inter in Serie A. Dove aveva l'infelice compito di sostituire il vuoto lasciato da Mauro Icardi, sia in campo che nei cuori – traditi – dei tifosi nerazzurri.

Il ‘gigante buono' voluto da Conte

Si sa tutto o quasi, perché l'ultimo aneddoto che arriva direttamente dal Belgio, avvalora la tesi del ‘gigante buono', tutto calcio, sacrificio e gioia di scendere in campo. Già Antonio Conte  – che lo ha cercato e preteso ad ogni costo – lo indica come un elemento positivo nello spogliatoio. Il rapporto con i compagni di squadra è ottimo e Lukaku è riuscito a far breccia in tutti, piallando angoli troppo spesso taglienti nel recente passato nerazzurro. Merito di un'indole pacifica ma anche di una volontà ferrea nel fare una vita da professionista.

I ‘cattivi maestri': Cassano e Balotelli

Non come Cassano o Balotelli, i due ex compagni di Nazionale, classici ribelli del calcio italiano capaci di bruciare parte del proprio immenso talento con bravate che hanno lasciato il segno e ne hanno condizionato la carriera. Un monito che Massimo Sarcì, allenatore volato in Belgio nel 2006 e che ha visto Lukaku crescere nelle giovanili dell'Anderlecht ha raccontato essere appeso addirittura nello spogliatoio del centro sportivo delle squadre Under del club: "Nello spogliatoio dell'Under 21 c'è una foto di Cassano e una di Balotelli. C'è una X sopra e una scritta eloquente che recita: "Tu non sei così"

"Tu non sei così"

Dunque, non due nomi a caso ma due riferimenti ‘sbagliati' ben precisi e che nel caso di Cassano e Balotelli hanno un ‘riferimento' negativo ben preciso che sembra essere servito a Lukaku per crescere sbagliando meno e soprattutto affrontando l'avventura da professionista con la mentalità giusta: "Romelu era uno di quelli che arrivava prima e se ne andava dopo. La sua struttura fisica era impressionante già da giovanissimo ma si è sempre dato da fare migliorando: quando era giovane non era forte e completo come lo è oggi".

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