Roma, Spalletti chiama i tifosi. La Curva risponde: “Pensi ad allenare”
A poche ore dalla partita contro la Fiorentina di Paulo Sousa, la Roma di Spalletti si prepara per tentare di centrare la settima vittoria consecutiva. Il terzo posto, obiettivo principale del club, è ancora possibile e con il ritorno del tecnico di Certaldo sono in molti a credere in un piazzamento Champions per la prossima stagione. Tra i più fiduciosi, ci sono anche i tifosi della Curva Sud: frangia del tifo romanista, in aperta e perenne contestazione con la società. La frattura tra supporter e dirigenza ha causato un crollo verticale delle presenze allo stadio, con un'inevitabile mancanza di sostegno alla squadra nei momenti più difficili. Ora che le cose vanno decisamente meglio, è stato lo stesso Spalletti a chiedere il ritorno dei tifosi in curva: "Tutti quelli che parlano di questo amore profondo per la Roma, di questo tatuaggio infinito che si ha nel cuore, ora devono dimostrarlo".
Lo striscione davanti al Colosseo
Un appello accorato, quello dell'allenatore romanista, fatto per tentare di smuovere l'orgoglio e la passione del popolo romanista che, sempre più in massa, sta evitando le tribune dell'Olimpico. A rispondere al tecnico toscano, ci hanno pensato gli stessi tifosi del settore più caldo dell'impianto capitolino. Lo hanno fatto con uno striscione eloquente, esposto ancora nella zona più "in vista" della Capitale: davanti al Colosseo. Attaccato ad un ponte, il lenzuolo bianco esposto non ha lasciato dubbi e rispedito al mittente le richieste di tornare a tifare per la squadra: "Sei vittorie non ci fanno cambiare. Spalletti lei pensi ad allenare". Per la sfida diretta contro una concorrente per arrivare al terzo posto, sulle tribune dello stadio romano sono attesi quasi 35mila spettatori, di cui un migliaio scarso in arrivo da Firenze. Come da queste settimane a questa parte, però, la Curva Sud rimarrà ancora una volta deserta.
Poi nella conferenza di rito pre gara, Luciano Spalletti si è soffermato sull'avversario che potrebbe decidere la stagione: la Fiorentina. "Della Fiorentina temo quello che ha fatto da tre a quattro anni a questa parte, e in più c’è quello che ha aggiunto Paulo Sousa. Hanno creato un’opera d’arte, un calcio moderno e spettacolare, è una squadra che è convinta di avere possibilità importanti. Tra quelle di testa è la squadra che ha lavorato meglio. Ma se la Fiorentina è un’opera d’arte, noi abbiamo fatto un capolavoro"
Il risultato in bilico ma una sola certezza: sarà un bella partita. "Abbiamo entrambe la qualità di voler comandare il gioco, con molti centrocampisti che sanno leggere le situazioni. Loro sono bravi a interpretare il gioco degli altri, sanno difendere a tre e a quattro e creano insidie a seconda di come gioca l’avversario."
