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Roma, rissa sfiorata tra Spalletti e Gervinho: l’ivoriano vola in Cina

Da quando è subentrato il neo tecnico l’attaccante non si è mai allenato accusando un problema fisico. Il duro confronto poco prima dell’ufficialità della partenza per la Cina all’Hebei. “Er Tendina” così lascia la Roma dopo due stagioni e mezzo dove non è mai riuscito a farsi apprezzare.
A cura di Alessio Pediglieri
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Da "cocco" di Rudi Garcia a "mela marcia" per Spalletti. La parabola giallorossa di Gervinho si potrebbe racchiudere in poche parole. In mezzo tante speranze, qualche bel gol, alcune galoppate indimenticabili, ma troppi errori, svarioni in area, amnesie sotto porta. Mai entrato davvero nel cuore dei tifosi della Roma, l'ivoriano da una stagione e mezza è stato al centro di polemiche e di trattative che si sono concluse con la sua partenza verso la Cina. Salutando tutto e tutti, ma non Spalletti, il neo tecnico con cui – rivela il CorSport – ha avuto un fortissimo diverbio che stava per sfociare in rissa, nei giorni scorsi. E che sarebbe la base sulla quale si è consumata la decisione della cessione immediata.

Rudi Garcia rifiutò sempre l'etichetta di ‘tutore' dell'ex Arsenal. Il tecnico francese aveva avuto Gervinho anche a Lille, poi lo portò a Roma dove "Er Tendina" doveva dimostrare di essere anche arrosto oltre fumo visto che nella sua positiva parentesi in Inghilterra tra i Gunners aveva fatto bene ma sempre denunciando poca concretezza sotto porta. Anche alla Roma non è andata meglio: generoso, veloce, acrobata, pasticcione. Una bocca da fuoco inceppata: a Londra 9 reti in 46 presenze, a Roma 17 in 71 gettoni. Troppo poco per sperare di cambiare le sorti del club.

Così, la decisione estiva di cederlo, quando Garcia era già nella bufera. L'attaccante rifiutò ogni transazione e restò in giallorosso, prima da separato in casa, poi venendo utilizzato alla bisogna dal suo ‘mentore', fino all'epilogo di queste settimane. Con l'esonero di Garcia, l'ivoriano è tornato ad essere un elemento di troppo. Fino allo scontro finale con Spalletti: i due, secondo il CorSport, sono venuti addirittura quasi alle mani perché Gervinho da quando è cambiato l'allenatore accusa un infortunio e non si è mai allenato.

Visti i primi risultati tutt'altro che corroboranti, Luciano Spalletti ha voluto usare subito il pugno di ferro con la squadra e per Gervinho c'è stato poco da fare se non accettare l'ultimo treno per la Cina, dove indosserà la maglia dei neopromossi dell'Hebei, in un calcio meno appariscente ma molto meglio emunerato. Intanto Spalletti ha annullato il giorno di riposo dopo il ko con la Juve e ha chiamato la squadra a rapporto sul campo per 2 ore.

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