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Roma, riecco l’eterno Totti: 24a stagione e rinnovo fino a 40 anni

Il capitano giallorosso ad un passo dal record di Maldini (25 stagioni nel Milan): domani contro il Verona sarà caccia al suo 300esimo gol in maglia giallorossa.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Francesco Totti da leggenda: il capitano giallorosso si appresta ad iniziare la sua stagione numero 24 con la maglia della Roma, ed ora mette nel mirino il record di Paolo Maldini, arrivato a quota 25 con quella del Milan e che attualmente è il record assoluto per il calcio italiano. Senza contare che Totti si avvicina anche alla soglia dei quarant'anni, un altro record per un calciatore che ha sempre militato nella massima serie fin dagli albori della sua carriera, e sempre con la stessa squadra: il rinnovo, infatti, è sempre più vicino.

Al momento, il contratto del capitano e numero 10 giallorosso scadrà il 30 giugno 2016. Attualmente guadagna 2,5 milioni di euro più bonus, ma dalla dirigenza hanno ripetuto ancora una volta che per il rinnovo sarà una pura e semplice formalità. Rinnovo che gli permetterà di agganciare, anche sotto il punto di vista anagrafico, il mitologico Paolo Maldini. "Totti resterà con noi e andrà avanti finché se la sentirà e ne avrà voglia", ha spiegato per tutta l'estate James Pallotta. E così sarà.

Eppure sembra ieri il 28 marzo 1993. La Roma gioca a Brescia, dove sta vincendo 0-2, e Vujadin Boškov decide che è il momento di lanciare il giovane Totti, che del resto con la squadra Allievi proprio quell'anno vinse il titolo Allievi, preludio a quello Primavera conquistato l'anno dopo. Aveva solo 16 anni quando Vujadin Boškov lo lanciò al Rigamonti di Brescia. Da allora, è stata una lunga corsa di record in record. La stagione successiva, con Mazzone in panchina, esordisce da titolare in Coppa Italia contro la Sampdoria (16 dicembre 1993), per poi ripetersi ancora all'Olimpico ed ancora contro la Samp il 27 febbraio 1994, che è la prima assoluta da titolare in campionato. Curiosamente, in entrambi i casi la Roma verrà sconfitta dai blucerchiati, ai rigori in Coppa e 0-1 in campionato.

Ma la sfortuna è tutta qui: diventa titolare dalla stagione successiva, ed è l'inizio della leggenda. Cresce tantissimo sotto Mazzone, ma è con Zdeněk Zeman che esplode: raggiunge per la prima volta la doppia cifra di marcature, conquista la Nazionale, diventa il sogno proibito di club italiani e stranieri. Niente da fare però: resterà sempre alla Roma, con la quale complessivamente colleziona 743 presenze e segna 299 reti tra campionato, coppa Italia, Champions ed Europa League, supercoppe italiane, vincendo anche il Mondiale con l'Italia nel 2006. E domani, contro il Verona, può arrivare la rete numero 300 in carriera con la maglia giallorossa: un altro record.

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