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Roma, quantità senza qualità: 600 passaggi e 3 tiri in porta su 22. La Lazio ringrazia

Finisce 1-1 il derby di Roma, come all’andata. Giallorossi stavolta padroni del campo ma decisamente imprecisi. Effettuano il doppio dei passaggi, ma non concretizzano. Buona prova di Santon e dei centrocampisti offensivi. La Lazio difende bassa, Lulic soffre Under, Luis Alberto non si accende. Ma in verticale fa paura. Due errori dei portieri decidono la sfida.
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Due errori dei portieri Strakosha e Pau Lopez determinano l'1-1 nel derby di Roma. E' lo stesso risultato dell'andata, che matura al termine di un match dall'andamento completamente diverso. I giallorossi chiudono con quasi il doppio dei passaggi tentati, 596 contro 308, e 22 tiri a 6. Ma solo tre di queste conclusioni centrano lo specchio della porta. E' una Roma da vorrei ma non posso, quella di Fonseca, che non rimpiange di aver scelto titolare Santon, applauditissimo quando viene sostituito dall'ex Kolarov nell'ultimo quarto d'ora. Si confermano Pellegrini e Under, Kluivert è sempre più a suo agio negli schemi del portoghese. Ma davanti la precisione è un lusso. La Lazio, invece, gioca molto poco "da Lazio": si difende bassa, assorbe il possesso avversario, tenta qualche iniziativa più isolata in contropiede. Ma ha il merito di proteggere comunque bene l'area e di ripartire con gran velocità.

Fonseca esclude Kolarov, la Roma imposta a tre dietro

Fonseca lascia fuori Florenzi e soprattutto Kolarov, riferimento tattico e uno dei due ad aver segnato nel derby sia con la Lazio sia con la Roma, per promuovere Santon titolare insieme a Spinazzola nella linea difensiva per contenere la Lazio che attacca con tanti uomini sul centro-sinistra. Inzaghi, dopo 11 vittorie di fila,  Inzaghi, ripropone dal primo minuto Luis Alberto e sceglie Correa come partner del capocannoniere Ciro Immobile. Ma la Lazio toccherà solo sette cinque volte il pallone nell'area avversaria.

La Roma imposta a tre, ma non con Cristante che si abbassa tra i due centrali. E' solo Spinazzola che si alza sulla linea dei centrocampisti mentre Santon si accentra di più in copertura. Si conferma, nei meccanismi offensivi della Roma, l'importanza di Dzeko che protegge palla sulla trequarti, fa salire la difesa avversaria e favorisce gli inserimenti di Under o Pellegrini negli spazi di mezzo, i corridoi tra il difensore centrale e il corrispondente esterno di centrocampo. Dzeko va a completare il triangolo sul centro-destra, una posizione che può rinforzare la prima linea di pressing della Roma nella zona tatticamente più rilevante per gli equilibri del derby.

I diversi movimenti di Dzeko e Immobile nel primo tempo (fonte: Sofascore)
I diversi movimenti di Dzeko e Immobile nel primo tempo (fonte: Sofascore)

Roma, molto possesso e poca precisione

Spinazzola di fatto compone una sorta di linea a quattro alle spalle di Dzeko, mentre Cristante scherma le transizioni giocando in posizione più arretrata di Veretout. E' l'ex Atalanta il riferimento dei compagni, non a caso completa 92 passaggi, più di ogni altro calciatore in campo. Una scelta che nei primi 10′ minuti funziona, perché la Roma parte più convinta e fa anche girare meglio il pallone.

La rete dei passaggi della Roma e della Lazio nel derby
La rete dei passaggi della Roma e della Lazio nel derby

E' lì che Immobile guida il contropiede veloce dopo un passaggio laterale sbagliato da Kluivert sulla trequarti: la difesa giallorossa, che Fonseca vuole alta per una ri-aggressione decisa sul pallone, chiude. I primi venti minuti scorrono a basso ritmo, Santon è sicuro negli interventi difensivi, Acerbi deciso nell'uno contro uno con Dzeko.

La mappa di calore del primo tempo. La Roma mantiene una evidente supremazia nell'occupazione del campo, si vede l'effetto della spinta di Spinazzola (fonte: Lega Serie A)
La mappa di calore del primo tempo. La Roma mantiene una evidente supremazia nell'occupazione del campo, si vede l'effetto della spinta di Spinazzola (fonte: Lega Serie A)

Strakosha e Pau Lopez, due errori che sbloccano la partita

La Lazio si raccoglie a protezione della trequarti, anche se questo assetto così basso in fase di non possesso non aiuta i biancocelesti a risalire il campo col pallone da dietro senza ricorrere ai lanci lunghi. Pellegrini copre infatti Leiva, Cristante va su Luis Alberto quasi a uomo, e le linee di passaggio libere si riducono. Così, basta un'uscita fuori tempo di Strakosha perché Dzeko torni a segnare alla Lazio dopo nove derby. La Lazio sbanda e per poco non incassa il raddoppio. Dzeko va in progressione al centro, forse ritarda un po' l'appoggio per Under che riceve il pallone tra i piedi, rientra e tira: Luis Felipe, sempre veloce nell'eseguire le diagonali difensive, salva Strakosha poi Radu in scivolata frustra Dzeko.

E' significativo che nel primo tempo, la più frequente combinazione di passaggi per la Lazio coinvolga Strakosha e Acerbi. Luis Alberto scambia 7 volte con Correa e 4 con Immobile
E' significativo che nel primo tempo, la più frequente combinazione di passaggi per la Lazio coinvolga Strakosha e Acerbi. Luis Alberto scambia 7 volte con Correa e 4 con Immobile

Fonseca continua ad insistere con Spinazzola e Kluivert perché continuino a integrarsi come nella prima mezz'ora, con l'olandese che si accentra e il terzino che mantiene l'ampiezza nella copertura del campo. Il pareggio della Lazio, che matura grazie a un triplo errore della difesa giallorossa, cambia i piani. Il rinvio sbilenco di Santon, la respinta di pugno di Pau Lopez che rimette il pallone verso lo specchio e poi disturba Smalling, apparecchiano per la deviazione ravvicinata di Acerbi. E' il primo gol che la Roma subisce da calcio d'angolo in Serie .

La Lazio a questo punto accelera, Luis Alberto comincia a godere di più gradi di libertà e delle sue due usuali opzioni per passare dalla difesa all'attacco: imbucata veloce per Immobile o, se le difese avversarie si stringono, apertura per Lulic nello spazio scoperto sul lato forte. Ma lascia anche più spazio dietro quando funziona il pressing alto di Pellegrini: il palo al 44′ è la più pericolosa delle conseguenze.

La mappa degli interventi difensivi nel primo tempo: fonte Stats Zone
La mappa degli interventi difensivi nel primo tempo: fonte Stats Zone

Inzaghi toglie Luis Alberto e sposta Milinkovic-Savic

Nel secondo tempo, nella Lazio in difesa non c'è Luis Felipe, ammonito. Inzaghi sceglie Patric, che può essere anche più aggressivo e difendere in avanti nella zona di centro-destra. E' proprio lui, però, a farsi sfuggire alle spalle Kluivert, in area, sul filtrante di Under. L'arbitro assegna il rigore, poi va a rivedere l'azione al VAR e cambia decisione. Il difensore è girato verso il pallone e non sembra vedere l'avversario, questa potrebbe essere l'interpretazione di Calvarese che non avrebbe visto negligenza nel suo intervento.

La partita si muove sugli stessi binari. La Roma pressa alta nella fascia centrale con Pellegrini e Kluivert che si accentra, mentre Under rimane più alto con le spalle coperte da Santon. Passata la prima ora di gioco, la squadra di Inzaghi produce i primi due "squilli da Lazio". Funzionano le imbucate centrali per Correa e Immobile perché aumenta lo spazio tra la difesa e il centrocampo di una Roma non così efficace negli interventi difensivi nella fascia centrale del campo.

Simone Inzaghi toglie un arrabbiatissimo Luis Alberto, che però ha avuto poche occasioni per incidere davvero e fare la differenza nella trequarti giallorossa. Entra Parolo, con Milinkovic-Savic che passa a giocare da mezzala sinistra, e nell'ultimo quarto d'ora anche Caicedo per Correa. Inzaghi dunque vuole una Lazio più fisica nel recupero alto del pallone.

La partita di Luis Alberto. Significativi i passaggi verso la l'area intercettati o sbagliati, indicati dalle frecce rosse (fonte. Stats Zone)
La partita di Luis Alberto. Significativi i passaggi verso la l'area intercettati o sbagliati, indicati dalle frecce rosse (fonte. Stats Zone)

Under fa soffrire Lulic, la Roma spreca

Fonseca cambia l'asse di sinistra: toglie Kluivert per Perotti, poi inserisce Kolarov per Santon. Resta invece in campo Kluivert che fa valere la maggiore velocità nello scatto sul breve rispetto a Lulic, che lo soffre nell'uno contro uno e sulle seconde palle. Ma l'imprecisione nelle conclusioni, la precipitazione sotto porta resta la cifra distintiva di una Roma da vorrei ma non posso. Non a caso, l'ultimo brivido matura sul tiro d'esterno di Milinkovic, che apre e chiude l'azione in verticale con Immobile, che non cede alla tentazione del tocco di prima per Caicedo. Finisce così un derby in salita per la Lazio.

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