Roma: senza il nuovo stadio, Pallotta può cedere tutti i big
Da tanto tempo si parla del nuovo stadio della Roma, ma solo in questi ultimi mesi il club giallorosso ha provato a dare un’accelerata. Il comune dopo aver aperto le porte per la costruzione dello stadio a Tor di Valle, sembra aver fatto un passo indietro. Venerdì prossimo nella Capitale Parnasi e la giunta si incontreranno per discutere in modo definitivo della questione stadio. Il presidente Pallotta dopo aver capito che ci potrebbe essere una brusca frenata ha parlato addirittura di catastrofe ed ha minacciato anche una causa milionaria al Comune: “Se non ci sarà un esito positivo sarebbe catastrofico per il futuro della Roma, per il calcio italiano, per la Capitale e per i futuri affari in Italia”.

Il no del Comune potrebbe costare caro anche alla Roma, perché Pallotta senza mezzi termini ha fatto capire che potrebbe esserci un suo forte disimpegno, e se accadesse ciò parecchi big potrebbero andare via. L’imprenditore italo-americano in questa stagione ha già versato 78 milioni di euro nelle casse della società giallorossa, ma senza la garanzia di un nuovo impianto di proprietà difficilmente Pallotta stesso farà qualcosa di simile in futuro. E a questo punto senza lo stadio che darebbe la garanzia di una programmazione a lungo termine, le strade per la Roma sarebbero pochissime. Perché il bilancio potrebbe essere sanato dalle cessione delle plusvalenze milionaria, cosa tra l’altro già fatta in questi ultimi anni (si pensi a Marquinhos, Lamela e Pjanic), o attraverso la cessione dei big.
E la Roma di giocatori di prima fascia che hanno molto mercato ne ha parecchi. L’Inter ha messo gli occhi su Manolas, mentre Nainggolan già la scorsa estate era un obiettivo del Chelsea e dopo una stagione come questa vale ancora di più. Anche l’altro centrale Rudiger potrebbe essere sacrificato, e naturalmente si potrebbe mettere sul mercato Dzeko, tornato a suon di gol bomber implacabile. Dunque un eventuale no del Comune potrebbe portare a conseguenze davvero pesanti anche per la Roma.