Roma, Pallotta: “Se Rudi Garcia ha problemi, che ce lo venga a dire”
Assente fisicamente alla riunione tra i dirigenti giallorossi e il presidente James Pallotta, Rudi Garcia è stato comunque al centro della discussione che si è svolta negli uffici di Londra della "Raptor": l'holding del gruppo gestito dall'imprenditore americano. Presenti anche il direttore generale Mauro e Walter Sabatini, l'incontro è servito per affrontare temi "di natura totalmente dirigenziale": come si è affrettato a precisare l'ufficio stampa della Roma. La mancanza del tecnico francese, a Parigi per impegni personali, è stata vista da molti come una volontà del club di tenere lontano l'allenatore da eventuali discorsi tecnici. James Pallotta, dopo aver smentito questa teoria, ha comunque bacchettato il suo tecnico: "Garcia resta con noi, ma ma se ci sono divergenze è meglio affrontarle tra di noi altrimenti si crea confusione. Non nego che quella conferenza stampa non mi sia piaciuta e certe cose non andrebbero date in pasto all'opinione pubblica".
Il riferimento del numero uno giallorosso, è a quelle parole rilasciate dal francese poco prima della sfida contro il Palermo: "Nel nostro campionato siamo primi, perché la Juventus è fuori concorso – aveva dichiarato Garcia – Loro sono abituati a vincere ed hanno una potenza economica che noi non abbiamo. Hanno uno stadio di proprietà ed un'altra storia, e lo stanno dimostrando. Con anche Khedira e Dybala, penso che il gap con la Juventus sarà ancora superiore l'anno prossimo. Hanno preso molti soldi dalla Champions League, mentre noi abbiamo delle restrizioni a causa dal fair play finanziario".
Il "summit" di Londra, è servito anche per rispondere (a tono) anche a quelle parole che, inevitabilmente, hanno creato turbolenze nel cielo di Trigoria: "Non credo che il gap con la Juventus sia incolmabile – ha dichiarato Pallotta – La Juventus ha il vantaggio di un progetto avviato prima del nostro, ma la Roma è sulla buona strada per acquisire la dimensione della Juventus. I proclami di scudetto? Garcia ha cercato solo di dare sicurezza alla squadra. È stato un modo per aumentare l'autostima dei giocatori. Anche in questo caso, però, sarebbe stato meglio parlare di certe cose all'interno dello spogliatoio". L'ultima analisi di Pallotta, riguarda la preparazione atletica: "Non è stata sufficiente. Dopo un'ora, la squadra non aveva più energie. Faticava. Questo non è il basket e neppure il baseball che ha molte pause. Nel calcio devi correre novanta minuti. Abbiamo deciso che cambieremo radicalmente lo staff che si occupa della preparazione atletica. Prenderemo cinque uomini di assoluto livello, compreso un nutrizionista".