Roma, Pallotta furioso invoca il VAR: “Non capisco perché non è stato utilizzato”
La partita tra Roma e Inter passerà alla storia sicuramente per lo spettacolo offerto dalle due squadre e soprattutto per il mancato utilizzo del VAR quando D’Ambrosio ha effettuato un fallo su Zaniolo. Il calcio di rigore era netto. L’arbitro Rocchi non era in buona posizione e non ha visto, ma chi era davanti ai video ha giudicata innocuo il contatto. Non era così. Dopo la partita su Sky Francesco Totti a nome della società ha detto:
Come si fa a non dare un rigore del genere? Ma come fanno gli addetti al Var e non vedere un fallo simile? Rocchi avrà sbgliato, ma è questo è un errore troppo evidente, è una vergogna. Chi c’era al Var? Fabbri? Forse stava venendo un’altra partita. Così non si può andare avanti, è impossibile. Quell’episodio poteva cambiare la partita, potevamo essere in vantaggio, e invece nell’azione successiva abbiamo preso gol.
Le parole di Pallotta dopo Roma-Inter
La sua voce l’ha fatta sentire anche il presidente del club James Pallotta, che il match lo ha visto dagli Stati Uniti e parlando con ‘Gazzetta dello Sport’ e ‘Corriere dello Sport’ ha detto di aver rivisto tante volte quell’immagine e ogni volta ha visto un netto fallo da rigore. E il numero uno del club si chiede perché in quel frangete non è stato utilizzata la VAR:
Era rigore netto, ho rivisto l’azione cento volte. Ma cosa vedono gli arbitri? Sto ancora urlando davanti alla tv, sono tante partite che avanti questa storia. Ancora non capisco bene come vogliono usare la VAR, questa era una chiamata facile. Di certo con quel rigore avremmo vinto la partita. Il primo tempo è stato una barzelletta. Per 28 giornate non ci hanno dato un calcio di rigore, una cosa quasi impossibile.
Di Francesco tace a metà
Il tecnico giallorosso dopo la partita non si è presentato in tv, uscendo dall’Olimpico interpellato da alcuni cronisti si è limitato a dire: “Il rigore? Stavolta non ho messo gli occhiali?”. Pallotta intanto ha smentito qualunque tipo di voce sull’allenatore abruzzese che resterà saldo sulla panchina della Roma:
Eusebio è sempre stato al sicuro. La responsabilità dei risultati di questa stagione non è sua. Dipende dai calciatori esprimersi secondo le proprie potenzialità. Di Francesco può fare bene il suo lavoro ma non va in campo.