Roma, Pallotta: “Fucking idiots, lavoro anche per voi”

Il presidente della Roma James Pallotta da Boston è tornato a parlare della Roma e lo ha fatto rispondendo alle domande dei propri tifosi su Facebook. Si è parlato di Totti, del nuovo stadio e soprattutto della questione Curva Sud, che è stato divisa per volontà del Prefetto e che soprattutto sciopera perché ha in atto una contestazione con la società. I tifosi della Curva tempo fa hanno chiesto un intervento della società arrivato oggi ufficialmente: “Ho sempre detto che il cuore e l'anima di Roma è la Curva Sud. Infatti, se si guardano i nostri nuovi piani per lo stadio, la Curva Sud avrà una sezione propria per 14.000 tifosi e sarà parte integrante del tessuto del nuovo stadio. Per quanto riguarda l’Olimpico, noi non siamo i proprietari e non prendiamo nessuna decisione in materia di sicurezza. Detto questo stiamo avendo discussioni con la polizia in merito alle modifiche che sono state apportate. Le forze dell’ordine hanno chiesto scali e cancelli di sicurezza per essere liberi, non vogliono razzi e bombe. Alla polizia vanno bene canti e bandiere. È certamente frustrante che i nostri tifosi pensino che non abbiamo una visione della situazione e che non abbiamo lavorato dietro le quinte per rimediare. Voglio sottolineare che stiamo lavorando sodo dietro le quinte e non pensiamo che sia opportuno discutere di tutte le possibili soluzioni pubblicamente. Ho sempre detto che i nostri tifosi sono la parte più importante della nostra squadra e questo non è cambiato. Sono dispiaciuto però che, mentre cerchiamo di trovare una soluzione, la squadra in campo ha dovuto fare a meno del sostegno dello stadio”.
Fucking Idiots – Pallotta tempo fa definì ‘fucking idiots’ un gruppetto di tifosi giallorossi, che con degli striscioni vergognosi provocarono una multa e una squalifica al club, uno di essi gli ha posto una domanda e lui gli ha risposto in modo ironico: “È bello poter finalmente conoscere uno di quei meno di 10 fottuti idioti che ho tirato in ballo qualche mese fa, che credevo stessero danneggiando l’ampia maggioranza dei nostri tifosi. In qualunque momento tu voglia scrivere e avere ulteriori discussioni, ti ascolterò a patto che tu ascolti me. Giuro sulla tomba di mio padre che stiamo lavorando per aiutarvi. Ho ricevuto diversi di questi messaggi, cari saluti dal fucking president!. Io supporto al 100% la Curva Sud. Non sosterrò mai chi causa problemi agli altri tifosi e alla squadra. Se sei uno di questi, penso che tu sia idiota. Non so perché è stato così frainteso quello che volevo dire. Ho sempre sostenuto la curva, sempre, ma mi sento deluso in questo momento dal fatto che il cuore e l'anima del tifo sono stati strappati dai romanisti. Non l'ho strappata io, non ho mai avuto intenzione di farlo e non sono sicuro di poter fare ciò che tutti pensano perché la situazione non è sotto il mio controllo. Sto cercando una soluzione, ma continuerò a lottare contro colore che causano problemi”.
Scudetto si può – A differenza di Garcia, che punta al posto in Champions, Pallotta dice chiaramente che la sua squadra può puntare alla vittoria dello Scudetto: “Tre anni fa, quando sono diventato presidente, ho parlato di un piano di 5 anni. Abbiamo iniziato con le nostre modifiche soltanto due anni e mezzo e fa e grazie a queste abbiamo raggiunto la Champions per due volte e costruito una squadra che è più che sufficiente per vincere lo scudetto. Continuiamo ad investire in Italia e all’estero nei nostri giovani per costruire anche squadre di un certo calibro per il futuro. Florenzi? Non c’è discussione, abbiamo voluto che rimanesse a Roma per sempre come Daniele e Francesco e intendiamo tenerlo qui. Lui è romano".
Stadio, si va avanti – Il sindaco Marino si è dimesso, il Comune di Roma a breve avrà un commissario, ma ciò non incede sul progetto del nuovo stadio che è già stato approvato e che avanza: “Non è cambiato niente, il progetto è stato già approvato dal Comune. Il mese prossimo presenteremo altri fascicoli in Regione e ci aspettiamo novità in Primavera. Io sindaco? E più facile che fare il presidente della Roma?”.
Totti, Strootman e Castan – Il proprietario della Roma ha parlato di tre calciatori che per motivi diversi in questo sono fuori dai giochi: “Noi abbiamo sempre detto che la Roma è Totti e Totti è la Roma. Vogliamo che abbia un ruolo importante nel club per sempre. Per quanto riguarda Strootman dico che sarebbe ancora della Roma se fosse stato bene. Non ho mai avuto discussioni in merito a una sua partenza. In realtà abbiamo rinnovato il suo contratto come segno di quello che proviamo per lui. Nei numerosi colloqui lui ripete continuamente quando la Roma abbia fatto per lui e lui non sia stato in grado di fare lo stesso. Ogni volta io gli dico che è una dichiarazione stupida perché lui è parte della Roma, ogni giorno, in campo e fuori fa sempre qualcosa per la Roma. Castan è più in forma di chiunque in squadra ma con una situazione grave come quella che ha passato lui ci vuole tempo per riprendersi. Norman e Lippie, i preparatori, mi dicono che è praticamente pronto per essere un membro importante della squadra”.
Diritti tv – L’imprenditore americano, che spesso è stato critico nel modo di gestione del calcio italiano, ha parlato anche dei diritti televisivi e ha dichiarato che sarebbe più contento se la Roma riuscisse a essere visibile in ogni angolo del mondo: “Se potessimo mostrare tutte le partite in diretta per i nostri fan nel mondo ci piacerebbe farlo. Tuttavia, i diritti sono venduti collettivamente e non è possibile. Vogliamo che molti dei nostri fan possano guardare le partite ma siamo frustrati con gran parte della copertura televisiva della Roma e del calcio italiano nel mondo e stiamo lavorando per cercare di migliorare la situazione”.