Roma-Napoli, tutti i numeri di una sfida che vale il tesoro della Champions
Un ciclo di fuoco per Sarri, che è chiamato a rialzarsi per non rischiare di compromettere definitivamente la stagione, considerando anche la difficile rimonta nella gara di ritorno in Champions League contro il Real Madrid. Dall’altra parte, la Roma, nonostante l’1-3 di Milano contro i neroazzurri, deve riscattare il pesantissimo Ko subito mercoledì sera allo stadio “Olimpico” nell’andata della semifinale della Coppa Italia contro la Lazio (2-0). Analizziamo quindi, grazie a numeri e statistiche, il momento delle due squadre e in che stato di forma affronteranno questa gara.
Possiamo dirlo tranquillamente, Roma-Napoli sarà una sfida fondamentale per il cammino delle due squadre in campionato: in ballo c'è il secondo posto che vale la qualificazione diretta in Champions e, più ancora, un tesoro da circa 40 milioni di euro da investire per la campagna acquisti e foraggiare il bilancia. Dopo la convincente vittoria a San Siro contro l’Inter, i giallorossi di Spalletti, tenteranno di ripetersi anche contro gli azzurri che vengono invece dalla doppia sconfitta, in campionato contro l’Atalanta al “San Paolo”, e in Coppa Italia nella discussa gara di Torino contro la Juventus.
La Roma di Spalletti, un giocattolo indistruttibile
Ciò che balza subito agli occhi, quando vediamo giocare la Roma, è la quantità di cambiamenti a cui la squadra giallorossa è stata sottoposta, da inizio stagione ad oggi. Cambiamenti di gerarchie, con Fazio che ha di fatto convinto tutti, a discapito dei vari Veramaelen e Juan Jesus. Cambiamento di modulo con il passaggio all’ormai nota difesa “a tre e mezzo” e di sistema di gioco.
I cambiamenti tattici
Ad inizio stagione, Spalletti credeva molto nelle verticalizzazione, l’idea era quella di risalire il campo nel più breve tempo possibile, possibilmente con 1-2 passaggi volti a raggiungere immediatamente il fronte offensivo anche tramite i ‘break’ dei vari Bruno Peres, Nainggolan e Salah, che hanno la capacità di spezzare in due il reparto avversario palla al piede. Addirittura, la combinazione costruttiva più frequentemente adottata dai giallorossi, era quella del lancio lungo di Szczęsny per Džeko.
I moduli di gioco adottati fino ad oggi dai giallorossi
La vera svolta di Luciano Spalletti per il rilancio della Roma in campionato, si è avuta fin da subito, da quando ha affidato le chiavi tattiche della squadra a Radja Nainggolan. Il calciatore belga infatti, è uno dei perni principali del 3-4-2-1 del tecnico giallorosso. Un modulo che valorizza le sue doti, quelle difensive in aiuto dei compagni in caso di contropiede avversario, ma soprattutto in fase offensiva dove ama inserirsi negli spazi lasciati da Dzeko a portar fuori il difensore, ma anche a seguire le percussioni esterne di Salah.
Gli equilibri di difesa e centrocampo
Molto importante anche il lavoro di Emerson a sinistra, chiamato a rimanere bloccato in alcune fasi del match, andando così a costituire, con Rudiger, Fazio e Manolas, un muro a 4 invalicabile per gli avversari. L’equilibrio a centrocampo di Strootman e De Rossi, riesce a garantire alla squadra la possibilità di partire spesso in contropiede o in ripartenza grazie alle trame orchestrate dall’olandese dopo i tanti recuperi di palla di “capitan futuro”.
I numeri delle due squadre in campionato
Dicevamo quindi, due squadre che arriveranno a questa partita con il morale sotto i tacchi, per le amare sconfitte subite in Coppa Italia. Nel derby con la Lazio per i padroni di casa e nella partitissima con la Juventus per i partenopei. Al momento, la Roma con 59 punti in classifica, contro i 54 degli azzurri, è la squadra che potrà beneficiare di più da questo scontro diretto fra la prima e la terza della classe. In caso di sconfitta per la squadra di Sarri invece, sarà curioso capire la pressione dell’Atalanta che, a 51 punti e senza nulla da perdere, vorrà imprimere ad Hamisk e compagni. Roma-Napoli, sarà anche la sfida fra due grandi bomber: Dzeko e Mertens. Il primo, fermo a 19 gol e il secondo a 16. Per entrambi solo un gol su rigore.
Il momento del Napoli di Sarri
Il giocattolo di Sarri si è rotto? E’ la domanda che tutti si pongono dopo le durissime sconfitte subite contro il Real Madrid al “Santiago Bernabeu”, in casa contro l’Atalanta e soprattutto quella con la Juventus, martedì scorso. A vederli in campo, i calciatori sembrano seguire alla lettera ogni indicazione dell’allenatore, ma il 4-3-3 tanto caro al tecnico toscano, sembra essersi davvero inceppato. La condizione fisica di alcuni, vedi Koulibaly e lo stesso Albiol, sembra un aspetto chiave del momento del Napoli, ma non sono da sottovalutare anche altri punti. Da quest’anno, la presenza di Zielinski al posto di Allan in mediana è stata fondamentale. Infatti, a differenza del brasiliano, il polacco è molto più abile negli inserimenti offensivi, rendendo il modulo un 4-2-4 in certe fasi, importante per aiutare Mertens a svariare e improvvisare sullo spartito.
L’idea di calcio del tecnico toscano
Sarri predilige un gioco fatto di tanto possesso passa con verticalizzazioni e cross improvvisi a sorprendere la difesa avversaria con i tagli d’esterni (solitamente Callejon). Ma spesso, anche le mezzali sono fondamentali e i recenti gol realizzati da Zielniski lo dimostrano. Diawara consente una maggiore fluidità di gioco rispetto a Jorginho che sembra ormai solo un lontano ricordo del calciatore apprezzato la scorsa stagione. Gli automatismi tattici di Sarri, non vedono ancora pronti i vari Pavoletti, Rog e Giaccherini, anche se, specialmente gli ultimi due, quando chiamati in causa, hanno sempre fatto bene. Specie il croato anche nell’ultima gara di coppa con la Juventus.
Gli uomini più in forma: Insigne e Mertens
Lo scossone di Aurelio De Laurentiis, nel post gara contro il Real Madrid, ha salvato solo due calciatori, anzi, forse uno: Lorenzo Insigne. L’altro, Dries Mertens, lo aggiungiamo noi. Il primo sembra essere davvero rinato. Dopo i due gol di Udine poco prima della sosta natalizia, il 25enne scugnizzo napoletano, sembra aver ritrovato lo smalto di un tempo. Salta l’uno senza timori, si prende la responsabilità della giocata, corre ad aiutare in difesa, e soprattutto diventa imprevedibile con i suoi destri a giro “alla Del Piero”.
La “sorpresa” belga: da falso 9 a vero bomber
Si diceva l’attacco leggero, con lo stesso “Lorenzinho”, Callejon e la sorpresa, neanche tanto sconosciuta, della vena realizzativa di Mertens, capace di portarsi nelle parti alte della classifica marcatori, al fianco dei vari Icardi, Dzeko, Belotti e soprattutto Higuain. Allo stadio “Olimpico”, quasi certamente, Mertens agirà ancora al centro dell’attacco e potrebbe essere un cliente non semplice per la collaudata difesa della Roma che ha in quei 3 pilastri centrali uno dei propri punti di forza.
I precedenti tra Roma e Napoli
Nelle gare giocate negli ultimi 10 anni, la Roma, all’Olimpico, è riuscita a vincere ben 5 volte contro il Napoli. 3 invece sono stati i pareggi, mentre solo una è stata la vittoria del Napoli in terra romana. Quello 0-2 del febbraio 2011, firmato da Cavani e Hamsik. Ultima vittoria dei giallorossi invece, la scorsa stagione, 1-0 con gol di Nainggolan all’ 89esimo minuto.
Probabili formazioni
Mertens di nuovo in panchina e Milik titolare è la possibile novità delle ultime ore. Così come non è detto che Sarri non decida di far giocare Rog in mediana al posto di Zielinski.
Roma (3-4-2-1) Sczcesny; Fazio, Manolas, Rudiger; Bruno Peres, Strootman, De Rossi, Emerson; Nainggolan, Salah; Dzeko. All.: Luciano Spalletti.
Napoli (4-3-3) Reina; Hysai, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Zielinski, Diawara, Hamsik; Insigne, Mertens (Milik), Callejon. All.: Maurizio Sarri