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Roma-Napoli, le pagelle sul risultato di 2-1

Le pagelle commentate: la Roma mette insieme una grande prova grazie a diversi elementi, da Dzeko a Zaniolo, da Veretout a Pastore confermando l’ottimo momento della squadra, al di là dei tanti infortuni subiti, e la fiducia acquisita dai ragazzi di Fonseca. Situazione diametralmente opposta per i campani che, fra scarsa concretezza, errori, rigori concessi e sfortuna, perdono la terza gara del proprio campionato. Milik ancora in gol.
A cura di Salvatore Parente
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La Roma batte 2-1 il Napoli, infila il terzo successo di fila e scavalca momentaneamente l’Atalanta al terzo posto. Alla fine di una gara ben giocata tatticamente, con i giallorossi astuti, cinici e anche belli in fase di costruzione. Decisivi, gli avvii di frazione di gara con Zaniolo prima e Veretout poi, bravi  a sorprendere l’incerta difesa azzurra e a scavare il solco fra le due formazioni. Il Napoli, da parte sua, può recriminare per la parte centrale del primo tempo, dove crea diverse palle gol colpendo pure due legni senza trovare il pari, ma anche fare mea culpa per i troppi errori marchiani che hanno compromesso, anche negli ultimi minuti, il risultato. Qui, duelli individuali e di reparto, fra Roma e Napoli.

Spinazzola spinge, Zaniolo segna ma il Napoli è pericoloso sulla sinistra

Al 19’ del primo tempo Zaniolo firma il gol dell’1-0 con una bordata mancina di rara bellezza dal limite dell’area avversaria. Per la terza rete consecutiva in campionato dell’ex Inter, per una giocata corale, fra Mancini, Spinazzola e lo stesso gioiellino giallorosso, che mette spalle al muro la corsia sinistra dei campani. Mancini taglia con un perfetto lancio da regista sulla penetrazione esterna di Spinazzola che brucia sul tempo Mario Rui, la mette al centro trovando un chirurgico Zaniolo che, appunto, batte l’incolpevole Meret. Eppure, nonostante questo episodio, la fascia mancina del Napoli è quella più produttiva. È cioè la zona di campo dove i campani, almeno nel primo tempo, trovano maggiore facilità nel proporre gioco con Insigne, lo stesso Mario Rui e poi Mertens, che spesso si allarga da quelle parti, abili a combinare insieme e generare le azioni più pericolose. Che poi, si spostano sulla fascia opposta anche grazie al discreto impatto a partita in corso del messicano Lozano.

lo sfruttamento delle corsie laterali della Roma (in arancio) e del Napoli (in azzurro) (whoscored.com)
lo sfruttamento delle corsie laterali della Roma (in arancio) e del Napoli (in azzurro) (whoscored.com)

Meret ipnotizza Kolarov e riscatta l’errore con l’Atalanta. Non può nulla su Veretout

Il bello del calcio moderno, è la possibilità da parte dei calciatori, a causa di un calendario fittissimo di impegni, di potersi riscattare nel giro di poco tempo. È il caso di Meret che in meno di 72 ore scarse passa da colpevole a quasi-eroe fra Atalanta e Roma.

Dopo la papera su Freluer, infatti, l’ex estremo difensore della Spal neutralizza il primo penalty provocato dal mani di Callejon deviando e poi bloccando in due tempi il tiro dal dischetto di uno specialista come Kolarov. Che pur angolando abbastanza bene viene respinto con perdite dal numero #1 napoletano. Il serbo però non si scompone e continua a proporsi sulla corsia mancina rivelandosi elemento positivo dei suoi. Rigore a parte. Meret, poi, va vicino alla gloria, sfiorando ancora l’impresa a inizio secondo tempo. Quando tocca il secondo rigore, calciato da Veretout, su fallo di mano di Mario Rui. Stavolta però, il francese segna, fa 2-0 e mette in discesa il match.

la partita, in cifre, di Koulibaly e Dzeko secondo Sofascore.com
la partita, in cifre, di Koulibaly e Dzeko secondo Sofascore.com

Koulibaly incerto, Dzeko utile alla squadra

Nel giorno del rientro in campo di Manolas, che almeno sulla carta garantisce un diverso rendimento difensivo, Koulibaly si conferma incerto e poco lucido, in sostanza: la fotocopia sbiadita dell’invalicabile muro dello scorso anno. Complice lo scarso riposo estivo e i tanti infortuni nel pacchetto arretrato azzurro, che hanno imposto al senegalese gli straordinari in questo avvio, KK non sembra al top. Ma non tanto nelle chiusure, quanto nelle letture e nell’applicazione difensiva con alcune scelte, anche in impostazione, alquanto discutibili. Tutto, di fronte ad un Dzeko, al solito, preziosissimo per i suoi. Non tanto in sede di conclusione, col bosniaco poco servito in zona gol, quanto in costruzione col #9 mascherato abile a fare reparto da solo, dialogare coi compagni e creare varchi utili per gli esterni a sostegno. Che, da PastoreZanioloKluivert giocano alla grande nel terzo offensivo napoletano.

10, le respinte complessive della Roma (whoscored.com)
10, le respinte complessive della Roma (whoscored.com)

Smalling al top, Cetin sbaglia su Milik. Mertens non punge

La chiave del successo della Roma risiede anche in una buona fase difensiva. Di squadra e non solo. Con il solito Smalling, e poi Cetin, sia pure all’esordio dal primo minuto, bravi a condurre con autorevolezza il reparto e poi a metterci una pezza quando il Napoli crea molto. Illuminante, in questo senso, il salvataggio dell’ex Manchester United su calcio piazzato dei campani con l’estirada dell’ex Red Devils determinante sul pericolosissimo colpo di testa nel primo tempo di Di Lorenzo.

E poi, il pacchetto arretrato capitolino ferma le sortite di Mertens che, pian piano, attenua la sua intensità da seconda punta, a sostegno di Milik. Il turco ex Genclerbirligi, però, macchia la sua prestazione con due episodi: non chiudendo con efficacia il traversone basso di Lozano, con lo stesso Milik, spietato, a siglare il 2-1 e poi buttando a terra Llorente allo scadere per il secondo giallo della sua partita. Per un fallo determinante perché lo spagnolo, facendo leva sul suo fisico, stava per entrare in area davanti a Pau Lopez.

l'heatmap di Veretout (a sinistra) e Zielinski (a destra) (whoscored.com)
l'heatmap di Veretout (a sinistra) e Zielinski (a destra) (whoscored.com)

Veretout a tutto campo, spento Zielinski

A centrocampo, invece, il duello individuale più sbilanciato a favore di un calciatore capitolino, è quello fra Veretout e Zielinski. Col primo, al di là del gol, sempre presente, continuo, costante, solido e bravo in entrambe le fasi. Specie nella ripresa quando il francese sale in cattedra e domina le operazioni. L’opposto di quanto messo in luce dal polacco Zielinski che, da centrocampista centrale, continua a soffrire facendo a pugni con un ruolo che non prevede le sue sortite e i suoi arpeggi palla al piede ma maggiore velocità di pensiero e concretezza.

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Tabellino e voti

Roma (4-2-3-1) #13 Pau Lopez 6; #37 Spinazzola 6.5, #15 Cetin 5.5, #4 Smalling 7, #11 Kolarov 6-; #23 Mancini 6.5, #21 Veretout 7; #22 Zaniolo 6.5 (Dal 81’ Under s.v.), #27 Pastore 6.5 (Dal 89’ Santon s.v.), #99 Kluivert 6.5 (Dal 76’ Perotti ); #9 Dzeko 6.5. A disposizione: #83 Mirante, #63 Fuzato; #5 Juan Jesus, #18 Santon, #24 Florenzi; #17 Under, #48 Antonucci, #8 Perotti. Allenatore Paulo Fonseca 7

Napoli (4-4-2) #1 Meret 6.5; #22 Di Lorenzo 6, #26 Koulibaly 5, #44 Manolas 6-, #6 Mario Rui 5; #7 Callejon 5.5 (Dal 58’ Lozano 6), #20 Zielinski 5, #8 Fabian Ruiz 5.5, #24 Insigne 5 (Dal 83’ Younes s.v.); #14 Mertens 5 (Dal 65’ Llorente 5), #99 Milik 6.5. A disposizione: #25 Ospina, #27 Karnezis; #19 Maksimovic, #62 Tonelli, #13 Luperto, #23 Hysaj; #70 Gaetano, #12 Elmas; #34 Younes, #11 Lozano, #9 Llorente. Allenatore Davide Ancelotti 5.5

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