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Roma-Napoli, inversione di campo: la Lega ci pensa

Il 19 ottobre prevista una manifestazione No Tav: il prefetto potrebbe chiedere il rinvio della gara, ma tutte le “finestre” sono occupate fino a gennaio.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Roma-Napoli potrebbe diventare Napoli-Roma. E' quello che starebbe prendendo in considerazione la Lega Calcio, vista la sempre più probabile richiesta (anche se al momento non è stata formulata ufficialmente) del prefetto Giuseppe Pecoraro di rinviarla per motivi di ordine pubblico. Nello stesso giorno (19 ottobre) è infatti prevista a Roma una manifestazione No Tav, per la quale ci si aspetta un notevole flusso di partecipanti. Fino a dicembre, tuttavia, non ci sono praticamente possibilità di rigiocarla, tra pause per le Nazionali, impegni europei e turni infrasettimanali. Da qui, l'ipotesi di giocarla a campi invertiti, e dunque al San Paolo all'andata ed all'Olimpico al ritorno. Ma anche questa soluzione offre qualche problema: in primis, nel girone d'andata, il Napoli si ritroverebbe a giocare tre partite consecutive in casa e la Roma in trasferta (situazione inversa al ritorno); per di più, Roma e Lazio non giocano mai contemporaneamente in casa, visto che entrambi usano l'Olimpico, e dunque al ritorno (9 marzo) in caso di inversione di campo si giocherebbero sia Roma-Napoli che Lazio-Atalanta. Si potrebbe risolvere con anticipi e posticipi (una gara al venerdì/sabato, l'altra alla domenica/lunedì). Sempre che ai club vada bene.

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