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Roma. morto Al Qaddumi: nel 2013 il bluff delle quote azionarie

Lo “sceicco di Perugia” si è spento a 58 anni dopo una lunga malattia: due anni fa aveva tentato la scalata alla Roma.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Lo "sceicco" Adnan Del Aref Qaddumi è morto nel pomeriggio di ieri a Perugia. L'uomo, 58 anni, si è arreso dopo una lunga battaglia con un tumore che lo aveva costretto a diverse operazioni chirurgiche al cuore, e che lo ha stroncato ieri mentre era in auto: si è sentito male, ha provato a chiamare un amico ma non c'è stato nulla da fare. L'amico lo ha trovato ancora in auto, ormai privo di vito. Al Qaddumi era diventato famoso nel 2013, quando provò a rilevare le quote della AS Roma da James Pallotta. I funerali si terranno nella giornata di domani alle 16 a Ponte Pattoli (Perugia): lascia una moglie, un figlio diventato carabiniere ed un'altra che invece lavorava con lui.

Al Qaddumi, origini palestinesi, proveniva da una famiglia nobile giordana: in Italia si era trasferito a vent'anni ed aveva studiato all'università di Perugia, sposando poi una donna italiana. Una scelta, questa, che causò la "rottura" con la sua famiglia, come lui spesso aveva raccontato, tanto che venne di fatto escluso dagli eredi da parte del padre. Nel 2013 aveva provato a rilevare la Roma, all'epoca gestita da un James Pallotta alle prime armi assieme a Franco Baldini. Al Qaddumi era riuscito anche a firmare un primo contratto preliminare, convinto di riuscire a sbloccare il fondo di investimento negli Stati Uniti a cui la sua eredità era legata. Speranza che si rivelò vana: a quel punto tutto naufragò per decorrenza dei termini, ed a questo si aggiunse inoltre la multa di cinquantamila euro inflittagli dalla Consob a causa della "documentazione fuorviante e parziale", come fu definita, nella trattativa per acquisire la Roma. Dopo quel tentativo, andato a vuoto, l'imprenditore giordano, conosciuto anche come lo "sceicco di Perugia" scomparve dai riflettori pubblici.

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