Roma, monte ingaggi più basso della gestione Pallotta: 92 milioni di euro
Il mercato della Roma può avere una duplice lettura: la squadra giallorossa è riuscita a rinforzare e immettere diversi uomini nel reparto difensivo mentre per la zona mediana, rimasta orfana di Miralem Pjanic, non si può dire lo stesso. Il sogno Borja Valero non si è mosso da Firenze e i soldi che dovevano arrivare dalla qualificazione ai gironi di Champions League non sono mai arrivati, per ovvi motivi.

Una nota positiva c'è: il monte ingaggi dopo il 31 agosto è di 92 milioni totali. Secondo La Gazzetta dello Sport sarebbe questo il totale degli stipendi percepiti dai calciatori giallorossi e si tratta della soglia ingaggi più bassa da quando James Pallotta è diventato presidente della squadra giallorossa.
Dopo l'addio di Pjanic sono andati via anche i vari Maicon, Seydou Keita e Morgan De Sanctis che avevano ingaggi abbastanza pesanti e, rispetto a un anno fa, settembre 2015, la Roma paga 20 milioni in meno di stipendi ai propri giocatori. Si tratta di un'operazione fatta anche in ottica Fair Play Finanziario e UEFA, che ha la lente accesa sull'operato del club di Pallotta. 10 milioni in meno è il dato se paragonato alla situazione di giugno, ovvero, prima dell'inizio della sessione estiva di mercato. Secondo la ‘rosea' questi soldi saranno destinati dai dirigenti giallorossi per i rinnovi di Radja Nainggolan, Alessandro Florenzi e Kostas Manolas: per il centrocampista belga e il jolly romano non dovrebbero esserci problemi mentre il difensore greco ha molto mercato e l'incertezza è d'obbligo.