Roma, mercato flop e numeri della crisi

Nell’ultima sessione del mercato estivo Walter Sabatini ha speso tantissimo per rinforzare l’attacco della Roma. Nella Capitale sono arrivati il bosniaco Edin Dzeko, che ha portato in dote un curriculum splendido, l’egiziano Mohamed Salah, strappato con forza alla Fiorentina, e lo spagnolo Iago Falque, una delle grandi rivelazioni della passata stagione. Questi grandi investimenti furono ‘prodotti’ dal pessimo attacco giallorosso, che nella passata stagione fu appena l’ottavo della Serie A. In difesa invece è arrivato solo il francese Digne. Perché quel reparto preoccupava poco Garcia e tutta la dirigenza giallorossa. I numeri, a cui il tecnico cinquantunenne è assai legato, infatti davano grandi sicurezze per la difesa. Nello scorso campionato i giallorossi subirono ‘solo’ 31 gol – appena sette in più della Juventus Campione d’Italia (che ottenne diciassette punti in più). Ma evidentemente i calcoli sono stati fatti male e oggi con la difesa della Roma che fa acqua sotto il ‘Cupolone’ si rimpiange anche concretamente la cessione di Romagnoli al Milan. Il ventenne prodotto del vivaio giallorosso viste le prestazione di Rudiger oggi servirebbe tantissimo alla squadra del presidente Pallotta.
La squadra di Rudi Garcia in queste prime 14 giornate di Serie A ha subito ben 17 reti e soprattutto ha subito gol in 12 partite (solo il Frosinone e la Lazio non sono riusciti a far gol ai giallorossi). Guardando alla passata stagione si vede ovviamente un peggioramento (furono 11 i gol incassati dopo 14 turni), ma c’è da mettersi le mani nei capelli se si vede che dopo le prime 14 giornate del campionato 2013/2014 di reti De Sanctis ne subì appena 4! Due anni fa la Roma non giocava le coppe e banalmente si può dire che l’impegno infrasettimanale probabilmente inficia sui risultati giallorossi. E oggi sul capo e nell’animo dei calciatori di Garcia c’era anche il tremendo 6-1 subito dal Barcellona pochi giorni fa. Il francese forse sta osando troppo. Reja dopo il match con l’Atalanta ha definito Digne e Florenzi due ali e non due terzini. Ma le alternative al jolly Florenzi sono state assai deludenti. Torosidis ha regalato un rigore al Bologna sabato scorso, Maicon ha fatto la stessa cosa oggi contro l’Atalanta, e ha rimediato pure un’espulsione.
L’ex allenatore del Lille si aggrappa ai numeri positivi dell’attacco, ma in questo momento c’è poco da stare allegri anche se si guarda al reparto offensivo. La Roma ha sempre il miglior attacco del campionato, ma nelle ultime tre gare ha realizzato quattro gol, tre di questi su rigore. Attenuanti ce ne sono. Perché mancano Salah e Gervinho, e Totti non gioca da mesi. Però all’improvviso questa squadra si è spenta, ma rapidamente deve riaccendersi perché la classifica è sì corta, ma la Roma adesso deve quasi più preoccuparsi di Juve e Milan che provano a rientrare che di Inter, Fiorentina e Napoli che possono iniziare seriamente ad allungare.
In un campionato equilibrato come questo, inoltre, nessuno può permettersi passi falsi. Napoli e Inter hanno perso solo una volta, la Roma invece ha già subito tre sconfitte e questo è un ulteriore campanello d’allarme per Garcia. Perché i giallorossi lo scorso anno persero complessivamente sei partite. Il terzo ko arrivò contro la Sampdoria, era però il 15 marzo. Garcia precedentemente fu battuto da Juventus e Napoli mentre nelle ultime settimane dello scorso campionato perse con Inter, Milan e Palermo.