Roma, mea culpa di Sabatini: “Mercato, commessi errori”
Il giorno dopo il deludente pareggio contro il Feyenoord, in casa Roma il malumore è diffuso. Il compleanno di Rudi Garcia, che cade proprio oggi, prova in qualche modo a distrarre l'ambiente giallorosso dall'ennesima delusione stagionale, ma i numeri lasciano poco spazio alle interpretazioni. La verità è che la Roma, rispetto all'anno scorso in cui era una piacevole sorpresa, non è riuscita né a migliorarsi né tantomeno a ripetersi. L'uscita prematura dalla Coppa Italia, un distacco in campionato dalla Juventus che solo le disattenzioni bianconere contro Udinese e Cesena hanno consentito fosse "solo" di sette punti, il vantaggio sul Napoli diminuito in maniera considerevole, le pessime prestazioni in Champions League con la retrocessione in Europa League ed ora anche il pessimo esordio nei sedicesimi contro il più che abbordabile Feyenoord.
Inevitabile pensare che la colpa non sia soltanto dei giocatori, ormai incapaci di vincere all'Olimpico dal lontano 30 novembre, né tantomeno del solo tecnico Rudi Garcia, che sembra non riuscire ad andare oltre una serie infinita di pareggi. Anche in dirigenza si inizia a pensare a qualche possibile colpa. "Anche alcune scelte fatte da me potrebbero essere discutibili", ha detto il direttore sportivo della Roma alla radio ufficiale giallorossa, "Doumbia ed Ibarbo sono forti, ma forse potevo far meglio su tempi e modi: Ibarbo rientrava da un infortunio, mentre Doumbia era in coppa d'Africa. Ma il loro valore non è in discussione. Il vero Doumbia ieri sera avrebbe fatto due reti".
Sabatini è tornato poi sulla crisi che sta attraversando la squadra. "La Roma deve recuperare soprattuto le sue trame offensive", ha aggiunto ancora il ds giallorosso, "viviamo una frustrazione tecnica, ma ci ritroveremo. Non vinciamo, è vero, ma non perdiamo nenache e sono sicuro che raggiungeremo i nostri obbietivi. Dobbiamo avere fede: in questo momento i risultati non eccezionali appesantiscono testa e gambe". Anche Rudi Garcia, approfittando dell'aria un po' meno pesante dovuta al suo 51esimo compleanno, ha invitato la squadra alla compattezza. "Ogni traguardo è ancora possibile", ha spiegato l'allenatore francese, "ma dobbiamo rimanere uniti ed essere squadra. Perché è solo così che si costruiscono le grandi vittorie". In attesa che il "grande malato" guarisca, in casa giallorossa si prova insomma ancora una volta a gettare il cuore oltre l'ostacolo: domenica, c'è il Verona.