Roma, Manolas: “Ripuntiamo alla Champions. Cr7? Più difficile marcare Ibrahimovic”
Kostas Manolas formato Champions League. Il centrale difensivo della Roma ha voglia di ripetersi in campo internazionale malgrado un avvio altalenante di una Roma rinata con il derby contro la Lazio ma ancora lontana dalla squadra che l'anno scorso arrivò in semifinale in Europa. L'intento, però, è quello di ripetersi e possibilmente superarsi cercando di vincere qualcosa di importante.
Per il centrale greco l'attuale squadra non è inferiore a quella passata e i risultati arriveranno, anche nelle sfide di campionato dove attende la partita contro la Juventus per fermare il fenomeno, Cristiano Ronaldo e l'avversaria di sempre. Grazie ad una mentalità nuova, vincente.
Formato Champions League
Soprattutto in Europa, la sfida è già ripresa. Nel girone che vede la Roma vedersela con il Real Madrid campione in carica, Manolas considera intatte le chance di qualificazione alla seconda fase del torneo: "ce la possiamo giocare contro tutti. Abbiamo giocato contro il Real nel nostro momento peggiore, ma li aspettiamo al ritorno: sarà diverso. Prima però pensiamo al CSKA, abbiamo l’obbligo di vincere se vogliamo passare il turno"
Stadio e tifosi, l'arma in più
Il punto forte sarà l'Olimpico, lo stadio di casa, l'ambiente e i tifosi. Che amano e odiano nel giro di 90 minuti, in base ai risultati. Ma che quando le partite contano si stringono attorno alla squadra a tal punto che nella scorsa stagione la cavalcata in Champions League è stata segnata da prestazioni casalinghe importanti: "Noi lo sentiamo, se i tifosi sono vicini il nostro atteggiamento migliora del 100%".
Il secondo posto e Cr7
Poi, la sfida in Serie A, dove la Roma è chiamata a dare filo da torcere alla squadra favorita in assoluto, la Juventus: "Concordo con Totti: la Roma ha bisogno di vincere, ma in Italia con la Juventus è difficile perché è sempre stata la più forte e si gioca per il secondo posto. Cristiano Ronaldo? Non vedo l'ora di incontrarlo e fermarlo. In carriera solamente un giocatore mi ha fatto paura: Ibrahimovic, due volte più forte e più grosso di me. Davanti a giganti del genere puoi fare ben poco".