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Roma-Malcom, Monchi: “Non volevo un’asta. Potremo fare causa”

Il direttore sportivo della Roma ha spiegato perché non è più arrivato il brasiliano: “Abbiamo fatto molto più di quanto avremmo dovuto. Si è creata un’asta con il Barcellona, ma non era corretto parteciparvi. Pensiamo a un’azione legale. E sono sicuro che troveremo sul mercato uno forte quanto lui”.
A cura di Alessio Morra
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In poche ore Malcom è passato dall’essere un giocatore della Roma alla firma con il Barcellona. Il d.s. giallorosso Monchi sembrava aver chiuso il colpo e il brasiliano sembrava pronto a effettuare le visite mediche prima di raggiungere i compagni negli Stati Uniti, ma il Barcellona si è inserito ha fatto un’offerta molto più alta e ha convinto il Bordeaux. Il d.s. Monchi ha spiegato cosa è successo e ha minacciato le vie legali:

Quello che è successo con Malcom è facile da spiegare ma complicato da capire: a noi piaceva tnato, era il profilo che cercavo e abbiamo iniziato a trattare con il Bordeaux e con il procuratore del giocatore una settimana fa. Dopo 3-4 giorni di trattativa abbiamo trovato l’accordo con giocatore e club: chiuso, tutto fatto, con l’autorizzazione per il ragazzo per venire qui a Roma e poi sostenere le visite. Mezz’ora dopo aver trovato l’accordo il presidente del Bordeaux mi ha chiamato e mi ha detto di non fare un comunicato ufficiale, gli ho detto che per noi non era il massimo perché siamo quotati in borsa.

La trattativa è stata frenetica, l’inserimento del Barcellona ha complicato i piani della Roma, il presidente Pallotta ha deciso di alzare l’offerta, i catalani hanno risposto e a quel punto Monchi ha detto stop, perché non voleva partecipare a un’asta:

Poi sono uscite le voci del Barcellona e la mia sorpresa è arrivata quando uno dei procuratori mi ha detto che il Bordeaux ha vietato il viaggio del giocatore a Roma: ho chiamato il presidente e lui mi ha detto che il Barcellona aveva fatto un’offerta superiore alla nostra e se non l’avessimo alzata non l’avremmo preso. Io gli ho risposto che avevamo già un accordo, ma lui mi ha risposto di non poter fare nulla. Ho chiamato Pallotta e il presidente contro la mia opinione mi ha chiesto di fare un’offerta superiore a quella del Barcellona, l’ho fatto, il Barcellona però ha spinto di più. Non volevamo fare un’asta e ho detto stop.

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Ai microfoni di Roma TV l’uomo mercato spagnolo ha detto chiaramente che la Roma potrebbe fare causa al Bordeaux e ai procuratori di Malcom e ha promesso di portare in giallorosso un esterno ancora più forte, si parla di Bailey e del francese Thauvin:

Stiamo valutando con il club se fare una causa legale: è vero che non abbiamo documenti firmati, ma ho tanti messaggi con i procuratori e il loro presidente che meritano una valutazione. Ai tifosi dico che mi spiace ciò che è successo, ma dico loro che la società ha fatto più rispetto quanto avremmo dovuto. Chi vuole venire alla Roma bene, chi non vuole non venga. Troveremo un giocatore che può venire a Roma e si forte come Malcom.

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