Roma, Maicon: “Rispetto tutti, da quelli che vanno in chiesa a quelli che vanno a donne”

Se con la maglia della Roma sta vivendo una seconda giovinezza, per Maicon le cose vanno in maniera estremamente diversa in Nazionale. Il cursore sudamericano che già ai tempi dell’Inter è stato al centro di numerosi rumours sulla sua vita notturna movimentata, è stato di fatto escluso anche dal ritiro della Nazionale. Le voci di scherzi piccanti ai danni dei compagni non sono state né confermate né smentite dal neo Ct Dunga che però ha preferito non parlare di quanto fatto dal suo giocatore per non “rovinarlo”. Maicon però non ha nulla di cui pentirsi e anzi in un’intervista al Corriere della Sera ribadisce il suo attaccamento alla Nazionale verdeoro: “Hanno parlato tutti, io non parlo della Seleçao. Anzi, le dico una cosa – dice al ‘Corriere della Sera – Dopo la semifinale di Belo Horizonte, persa 7-1 con tro la Germania, volevo rimanere chiuso in casa per un mese. E invece i tifosi brasiliani mi hanno consolato. Allo stadio abbiamo preso i fischi che meritavamo, poi anche chi ci aveva fischiato ha capito: si cerca sempre di fare al meglio il proprio lavoro. A volte non ci si riesce proprio".
Maicon chiede rispetto a tutti
Nessun commento sulle voci sul suo conto, anche se Maicon ha chiesto rispetto, quel rispetto che lui riserva a tutti anche a coloro i quali si concedono alcuni vizi sopra le righe: “Cosa rispondo a chi dice che il Maicon che se la gode ha rischiato di finire prima la carriera? Due cose. La prima: ho lavorato tantissimo per arrivare dove sono arrivato e si vive una volta sola. La seconda: io rispetto tutti, sia quelli che vanno in chiesa sia quelli che vanno a donne”. Parole destinate comunque a far discutere per un calciatore che comunque ha dato molto al calcio italiano, forse più di quanto ha "regalato" alla Seleçao.