Roma, le ultime di mercato: Marcano, Berardi e Praet come rinforzi
Ripartire da Di Francesco e programmare nuovamente una stagione importante come quella appena conclusa. La Roma non ha scelta, la prima cosa da fare per dare inizio alla nuova annata, è quella di confermare in blocco tecnico, progetto, mantenere i giocatori di maggiore carisma ed esperienza e puntare a migliorare quanto di buono fatto sia in campionato che in Champions. Già, proprio quella Champions League sfumata per 1 solo gol all’Olimpico in semifinale contro il Liverpool che se la vedrà all’atto finale contro il Real Madrid a Kiev. Ma poco importa, c’è anche una posizione in campionato da migliorare che, malgrado la garanzia di giocare nuovamente la Champions il prossimo anno, bisogna assolutamente rivedere nel rendimento in caso e nella riduzione del gap con Napoli e magari anche la Juventus.
Ma tutti questi obiettivi hanno un solo nome per poter essere centrati: Eusebio Di Francesco. Il lavoro svolto con i giallorossi in questa stagione dall’ex tecnico del Sassuolo non è passato inosservato e sicuramente tanti club inglesi che hanno cambiato guida in panchina staranno pensando a lui. Cosa dovrà fare Pallotta per trattenerlo? Quali garanzie in termini di uomini chiede ‘DiFra’? Facciamo chiarezza evidenziando i pregi e i meriti di questo allenatore e le richieste di mercato fatte alla società per rinforzare la rosa.
I numeri della Roma in una stagione esaltante
Una stagione assolutamente da incorniciare per questa Roma. Dopo la Juventus, anche i giallorossi, solo un anno dopo, sono riusciti ad eliminare, sempre ai quarti di finale di Champions League, il Barcellona di Valverde, da tutti considerato una macchina da guerra invalicabile e che invece ha dovuto abbassare la testa all’Olimpico. La conquista dell’obiettivo minimo della qualificazione in Champions dal campionato poi, come ricompensa del buon percorso visto anche in Serie A. La Roma di Di Francesco è sembrata quasi come un diesel, capace di trasformarsi nelle partite che contano avendo una mentalità di squadra vincente che forse avrebbe fatto comodo proprio al Napoli per sferrare l’affondo decisivo per lo scudetto.
Ben 16 gol per il bomber della squadra Edin Dzeko che in campionato è stato fondamentale, una squadra capace di vincere 5 partite di fila tra ottobre e novembre e cambiare solo pochi moduli con il 4-3-3, marchio di fabbrica, variabile in una 4-3-1-2 o 4-2-3-1 salvo un derby con la Lazio giocato con la difesa a 3. Balzano agli occhi le sconfitte esterne contro Atletico Madrid, Shakhtar Donetsk, Barcellona e Liverpool, vinte sempre nelle gare di ritorno in Champions League.
La valorizzazione di gente come Dzeko, Nainggolan e De Rossi
Ma nei numeri della Roma segnati in questa esaltante annata che da tempo ormai non vedeva esultare così tanto il popolo romanista dopo soprattutto la vittoria in Champions contro il Barcellona, c’è il merito sicuramente dei tanti singoli. Da Manolas, ormai certo della cessione in estate allo Zenit ma che alla fine è rimasto alla corte di Di Francesco realizzando anche il gol decisivo del 3-0 contro i catalani all’Olimipico, ai tanti uomini rivalutati dal tecnico.
Un esempio lampante è Nainggolan che dopo le cessioni di Rudiger e Salah sembrava ormai certo all’addio e passare in Cina ma che poi è stato convinto proprio dal tecnico ad avere pazienza e restare nella capitale per costruire un qualcosa di importante che però aveva ancora bisogno di un po’ di tempo per girare alla perfezione. E che dire di Edin Dzeko, mister 16 gol in campionato e ben 8 in Champions più 5 assist capace di rifiutare il trasferimento ormai certo al Chelsea e finire i 6 mesi alla Roma per poi dire addio ai giallorossi. Ad oggi la società vuole invece blindarlo. Senza considerare De Rossi, gladiatore ritrovato di una Roma che negli anni l’ha visto calare in maniera vistosa e che invece con Di Francesco è diventato il fulcro dell’11 titolare giallorosso.
Di Francesco come sicurezza di gioco e mentalità vincente
Quando Dzeko con una doppietta fece impazzire il popolo giallorosso presente allo ‘Stamford Bridge’ di Londra per la gara di Champions d’andata contro il Chelsea, in casa di Antonio Conte, si capì subito che era cambiato qualcosa nell’atteggiamento mentale della Roma nell’andare ad affrontare gare di questo calibro non più come vittima sacrificale dei top club, ma come squadra capace di giocarsi a viso aperto le sue carte. Da ottobre in poi, questa consapevolezza si è fatta sempre più nitida nei tifosi giallorossi che hanno visto una Roma giocare con scioltezza ovunque, anche in campi che anni fa sembravano proibitivi.
E allora ecco la vittoria nella gara di ritorno contro i ‘Blues’ all’Olimpico con un netto 3-0, e via via tutti gli altri risultati importanti come la vittoria per 2-1 nel derby di novembre contro la Lazio, la vittoria al ‘San Paolo’ contro il Napoli e i successi agli ottavi contro Shakhtar e poi Barcellona ai quarti. Un rendimento importante che ha visto Di Francesco dare grandi responsabilità ai giocatori di grande esperienza. Ogni reparto il suo leader: da Manolas e Kolarov in difesa, a De Rossi e Nainggolan a centrocampo, passando per Dzeko in attacco, la squadra aveva loro come punti di riferimento capaci di trascinare i giallorossi e sognare qualcosa di importante.
Rinforzare l’attacco con esterni rapidi dopo il flop Defrel
Il problema principale però è stato inizialmente proprio quello di far coesistere in campo questi uomini d’esperienza con il resto della squadra. Giovani, chi alla prima esperienza, chi già formati, che però avevano bisogno di tirar fuori anche un po’ del loro per farsi apprezzare dalla piazza. E allora ecco che per la prossima stagione, Di Francesco potrebbe chiedere a Pallotta di rinforzare la rosa sostituendo magari calciatori come Juan Jesus, Gonalons e Defrel, con calciatori già pronti, anche giovani, ma che abbiano la cattiveria giusta di saper affrontare una stagione lunga come è stata quella appena conclusa.
Marcano del Porto, un difensore goleador
Si fa sempre più insistente la voce di un interessamento forte della Roma per Domenico Berardi che ‘DiFra’ ritroverebbe dopo la buona esperienza insieme a Sassuolo. Monchi è però al lavoro per rinforzare la rosa. Il primo nome per la difesa è Marcano del Porto: 29enne centrale di difesa, nell'ultima stagione, in cui ha vinto il campionato con la squadra di Coinceçao, ha segnato 7 reti, di cui una in Champions League. Il giocatore sarà libero il 30 giugno e rappresenta un colpo importante a zero da non farsi sfuggire. Anche se i ‘Dragoes’ starebbero provando in extremis a convincere lo spagnolo a restare con un’importante offerta di contratto. Un colpo di scena che potrebbe far cambiare strategia anche alla Roma.
Un uomo d’esperienza in più a centrocampo che faccia rifiatare De Rossi
La stagione appena trascorsa però ha messo in evidenza anche un Daniele De Rossi che il più delle volte ha dovuto fare gli straordinari per cercare di essere sempre presente dall’inizio in campo al 100%. Motivo? Il suo ricambio naturale, Maxime Gonalons, non ha mai reso come ci si auspicava. E allora ecco la Roma starebbe pensando di tornare su Dennis Praet. Nelle ultime il nome del belga è stato di nuovo accostato ai giallorossi. Il centrocampista della Sampdoria avrebbe dato il suo ok al trasferimento nel club di Trigoria, che nel frattempo sta provando ad acquistare il suo cartellino. La sua clausola di rescissione si aggira attorno ai 28 milioni di euro. Sul calciatore ci sono anche West Ham ed Everton, pronte a mettere sul piatto subito 25 milioni.
Ovviamente adesso sarà la Sampdoria a decidere, sicuramente non primo dell’incontro decisivo tra Ferrero e Giampaolo, in programma per la prossima settimana. Praet nasce proprio come centrale di centrocampo ma nelle varie esperienze con l’Anderlecht ha anche giocato come trequartista e ala sinistra. Un profilo davvero molto interessante che farebbe comodo a Di Francesco.