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Roma, la curva contro Spalletti: “Ci auguriamo abbia detto un’idiozia in buona fede”

Dopo le ultime dichiarazioni del tecnico giallorosso, la parte più calda del tifo romanista ha risposto attraverso i social network: “Con il Lione non ci saremo. Torneremo a tifare quando multe e barriere non ci saranno più”.
A cura di Alberto Pucci
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Nel momento decisivo della stagione, a poche ore dal ritorno di Europa League con il Lione, è sempre più guerra fredda tra la Roma e la Curva Sud dell'Olimpico. Nonostante l'abbassamento parziale delle barriere, deciso in concomitanza con il primo derby di coppa Italia, la parte più calda del tifo giallorosso non ne vuole sapere di tornare a sostenere la squadra. Dopo le recenti dichiarazioni di Spalletti ("L'atteggiamento dei nostri tifosi non lo riesco a capire, la Roma meriterebbe lo stadio pieno"), è arrivata nelle ultime ore la risposta degli ultrà romanisti attraverso il profilo Facebook "Curva Sud Roma non tesserata". "Lo stadio olimpico di Roma non è un luogo adatto per la nostra enorme passione – si legge nel post pubblicato – Chi vorrà andare a Roma Lione vada, nessuno vi ha mai bloccato. Noi non ci saremo per i soliti motivi, fino a cambiamento concreto. Incominciate (come minimo) a levare totalmente multe e barriere e la Sud torna a Tifare".

L'attacco al mister

Un comunicato duro, anche nei confronti del tecnico giallorosso che aveva in qualche modo criticato la scelta della parte più calda del tifo: "Mr Spalletti noi nel complesso la stimiamo sia come allenatore sia per come tiene testa ai giornalisti, vogliamo sperare abbia detto un'idiozia in buona fede perchè non capisce certe dinamiche. Chiediamo totale rispetto per un dissenso civile e comunque uno sforzo a capire". Alla vigilia di un match delicato come quello contro il Lione, gli ultrà hanno inoltre sottolineato la mancanza di tifosi anche negli altri settori: "Facciamo notare che non solo il Cuore del Tifo è assente, ma che ci saranno solo 25000 spettatori giovedì. Fatevi una domanda e datevi una risposta. Ad esempio sul caro biglietti, ma non solo. E mettetevi in testa che il tifoso non è colpevole di tutto ciò ma ne è vittima".

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