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Roma, la contestazione dei tifosi costa quasi 40 milioni di euro

La cifra è pari a quella incassata lo scorso anno grazie alla presenza dei tifosi: si punta alla mediazione.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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La Roma inizia a fare i conti con l'assenza prolungata dei propri tifosi: la contestazione, che sta contraddistinguendo questa stagione, rischia di diventare un boomerang soprattutto dal punto di vista del bilancio economico della società. Lo scorso anno, l'AS Roma aveva infatti a bilancio una cifra pari a 43,6 milioni di euro dovuta agli introiti registrati dalle gare casalinghe grazie alla presenza dei propri tifosi: una cifra che, adesso, è fortemente a rischio e che alla lunga potrebbe causare un pericoloso "buco" nel bilancio giallorosso.

Nel dettaglio, nella stagione 2014/2015 la Roma ha incassato 9,8 milioni di euro per i soli abbonati (circa 28mila, in aumento rispetto alla stagione precedente9, cui si sono aggiunti altri 10,6 milioni ricavati dalla vendita dei biglietti al dettaglio per le gare di campionato più altri 7,1 milioni per i tre match casalinghi (contro CSKA Mosca, Bayern Monaco e Manchester City) di Champions League ed 1,7 milioni per i due match di Europa League (contro Feyenoord e Fiorentina). A queste cifre per il botteghino vanno aggiunti altri 5 milioni di euro legati alle sponsorizzazioni (in massima parte ai tabelloni ed ai maxi-schermi), più le attività commerciali vere e proprie: 6,2 milioni di euro dal merchandising ed altri 8,6 milioni di entrate pubblicitarie.

Niente male davvero, insomma: ma la cifra di quest'anno potrebbe essere sensibilmente inferiore. Gli abbonamenti, lo scorso anno aumentati di quattromila unità, sono tornati sostanzialmente quelli di due anni fa: poco più di ventiquattromila gli abbonati giallorossi. Calata anche la media spettatori, dagli oltre 40mila dello scorso anno alle 37.362 presenze di questa stagione: il calcolo è semplice, con queste cifre si perderebbe a fine stagione oltre un milione e mezzo di euro dagli abbonamenti in meno ed un altro milioni di incasso per le singole partite. Per il derby, i biglietti venduti sono stati appena undicimila. Va male anche in Champions League: lo scorso anno contro il Bayern Monaco c'erano 70.544 spettatori, quest'anno contro il Barcellona le presenze sono state 57.836. Male anche il match contro il Leverkusen: appena 13mila i biglietti venduti, ed i mini-abbonamenti per il girone staccati sono stati appena 23mila. Insomma, anche qui le previsioni di guadagno calano.

La società è al lavoro per venire incontro alle esigenze dei tifosi e, contemporaneamente, seguire le indicazioni del prefetto Gabrieli. Il prossimo incontro si terrà settimana prossima, e si proverà a trovare una prima soluzione in vista del match contro l'Atalanta.

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