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Roma-Juventus, l’appello di Garcia: “Che sia una festa per il calcio”

Il tecnico giallorosso si aspetta la massima sportività da parte dei propri tifosi che colmeranno gli spalti dell’Olimpico in vista del match diretto con i neo campioni d’Italia.
A cura di Alessio Pediglieri
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Dopo le rincorse e le polemiche è giunto il momento delle considerazioni più pacate anche per Rudi Garcia che ha avuto il merito di spronare i campioni d'Italia ad abbattere qualsiasi record per vincere lo scudetto numero 32. La sua Roma, infatti è stata protagonista fino alla fine insidiando il primato bianconero e conquistando il record di punti della storia giallorossa, dovendosi accontentare però solamente del secondo posto. Che vale una Champions League strameritata per una società che solamente sei mesi era sull'orlo della contestazione da parte degli ultrà. E proprio al mondo dei tifosi, il tecnico della Roma si è rivolto in vista della sfida dell'Olimpico contro i bianconeri che è stata anticipata dal Prefetto di Roma alle 17.45.

Applausi per tutti –  "Domenica voglio che sia una festa del pallone, per noi e per la Juve. Chiedo al nostro pubblico di applaudire le due squadre più forti del campionato e, alla fine, chi avrà vinto la partita". Il pensiero è chiaro e diretto. Nel cassetto le polemiche su chi abbia avuto eventuali favori arbitrali, nel cestino le altre con cui ha schermato dialetticamente con Antonio Conte. Di fronte agli eventi di sabato sera in Coppa Italia, Rudi Garcia evita di fomentare ulteriori nervosismi, indicando la strada di domenica pomeriggio: quella delle buone intenzioni da parte di tutti, per regalare al calcio una giornata i felicità dopo tanti giorni di dolore e rabbia.

La Roma in pugno – Tornando alla sfida con la Juve, Garcia elogia la stagione della suq squadra, altrettanto importante e da record: "Ci resta la soddisfazione di aver tenuto sotto pressione fino a tre giornate dalla fine una Juve che viaggiava a ritmi-record. Dicono che ho fatto molto in fretta a capire la Roma. Ho deciso fin dall'inizio che non m'interessava il passato, per me conta solo il presente. Ho trovato un ottimo gruppo, siamo partiti bene, con segnali chiari: Totti che cede il pallone a Osvaldo, De Rossi che segna a Livorno e chiude il tormentone del va o resta, Balzaretti che segna nel derby"

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