Roma, James Pallotta: “Un affare vendere Lamela e Marquinhos”
Michel Platini, inventore del "Fair Play finanziario", sarà contento. A sottolineare l'importanza di un bilancio sostenibile, è sceso in campo anche James Pallotta che a New York, nell'ambito del "Bloomberg Sports Business Summit 2013" è tornato a parlare della "sua" Roma e del progetto per la costruzione del nuovo stadio romanista. Stuzzicato sugli aspetti legati ai bilanci e tetti salariali, il presidente giallorosso ha commentato positivamente le due cessioni illustri di questa estate: "Marquinhos è stato venduto a 30 milioni, quando ne erano stati spesi solo 3 per acquistarlo. In questo modo abbiamo liberato risorse per comprare tre o quattro giocatori, tra cui Strootman. Un altro affare è stato quello di Lamela, rivenduto a 35 milioni di euro". Pallotta ha poi aggiornato la situazione per quanto concerne il via ai lavori per il nuovo impianto: "Stiamo lavorando da 18 mesi per costruire uno stadio a Roma". Dichiarazione per nulla sottoscritta da Paolo Fiorentino, vice direttore generale di Unicredit e membro del comitato della Roma, che più onestamente ha ammesso i problemi nel dare materialmente il via alla costruzione. La proprietà giallorossa, forse in maniera troppo ottimistica, si è voluta comunque sbilanciare, promettendo annunci ufficiali nel giro di un paio di mesi. L'idea di base è quella di costruire uno stadio da 60.000 posti, più sicuro e più confortevole. Burocrazia permettendo, la nuova casa giallorossa potrebbe venir pronta entro un paio d'anni.