Roma: Iturbe, Ibarbo e Doumbia un solo gol costato 50 milioni
La Roma è in grande difficoltà. Garcia è scivolato al terzo posto e ha il Napoli ha soli due punti. Il problema principale della Roma è abbastanza evidente ed è l’attacco. Perché analizzando i numeri della squadra di Garcia si vedono appena quattro sconfitte (solo la Juve ha perso meno) e soli venticinque gol subiti, che fanno della Roma la seconda miglior difesa del campionato. Ma l’attacco giallorosso non è all’altezza della Champions. Totti e compagni infatti hanno realizzato in 32 partite solo 43 gol. La Roma ha il nono attacco della Serie A, più gol dei giallorossi li hanno segnati anche il Palermo e le due milanesi, che navigano a metà classifica e sono lontanissime dall’agognato terzo posto.
Iturbe – Sul banco degli imputati dunque finiscono gli attaccanti e pure Walter Sabatini che ha speso tantissimo per acquistare tre giocatori, Iturbe, Ibarbo e Doumbia, che complessivamente in campionato hanno realizzato solo un gol e sono costati quasi cinquanta milioni di euro. Il caso di Iturbe è senza dubbio quello più clamoroso. Di questi tempi un anno fa l’argentino era una delle rivelazioni della Serie A. Tante grandi squadre gli facevano la corte, alla fine si impose la Roma che diede 22 milioni al Verona per l’intero cartellino, 2,5 milioni di bonus, a cui vanno aggiunte una serie di commissioni che fanno salire il prezzo a 31 milioni (anche se il club di Pallotta ritiene che questa cifra non sia vera). Solo un gol ha realizzato Iturbe, alla Juve lo scorso ottobre, in venti partite.
Ibarbo e Doumbia – Gli innesti di gennaio non hanno aiutato a Garcia. Ibarbo preso in prestito per 2,5 milioni (e diritto di riscatto fissato a 12,5) è arrivato dal Cagliari infortunato e nelle quattro partite giocate non solo non ha segnato, ma non ha nemmeno una volta tirato in porta. Di Doumbia se ne è già parlato, anche in termini pochi eleganti, tantissimo. L’ivoriano di fatto ha preso il posto di Destro e per prelevarlo la Roma ha speso 14,4 milioni (più 1,5 di bonus). Sei partite in campionato, più di duecento minuti giocati, nessun gol e tante critiche feroci. Oggi con l’Atalanta non ha toccato nemmeno un pallone. Probabilmente nell’immaginario collettivo giallorosso Doumbia un giorno (non lontanissimo) andrà a far compagnia al mitico brasiliano Renato Portaluppi, attaccante che arrivò nella Capitale alla fine degli anni ’80 come fosse un semidio e andò via con uno score da paura: zero gol in Serie A.
