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Roma, insulti razzisti a Juan Jesus: il giocatore denuncia il giovane tifoso

Subito dopo la partita con l’Inter, il difensore brasiliano è stato insultato via Instagram. Immediata la reazione del romanista: “Vorrei lasciar perdere ma non posso. Ho dei figli e non voglio che abbiano un futuro con persone come queste”.
A cura di Alberto Pucci
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Nonostante molte belle parole e poche iniziative davvero importante, il fenomeno del razzismo è ancora ben presente nel mondo del calcio. Ad alimentare la voce degli ignoranti sono purtroppo arrivati anche i social network: diventati valvola di sfogo di personaggi poco raccomandabili. L'ultimo caso partito da un delirante post sul web, risale a poche ore fa. Dopo la partita Roma-Inter, un giovane follower dell'account Instagram di Juan Jesus ha infatti pensato di insultare pesantemente il difensore della Roma con parole raccapriccianti: "Brutto negro mongoloide, la prossima partita la vedi col cannocchiale. Per fermare Perisic ti ci voleva l’autovelox". Una frase che non solo ha scandalizzato gli altri "seguaci" del difensore, ma che ha anche colpito lo stesso giocatore: ora più che mai deciso a portare la faccenda in Tribunale.

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La decisione del giocatore

Sotto al commento del ragazzino minorenne, Juan Jesus ha infatti lasciato la sua dura risposta: "Vorrei lasciar perdere ma non posso. In un mondo pieno di preconcetti e guerre, se posso fare qualcosa per cambiare il futuro lo farò – ha scritto l'ex interista – Perché ho dei figli e non voglio un futuro con persone così brutte insieme a loro. BASTA. Il futuro è in buone mani…denuncia per i tuoi in arrivo, caro mio". Nelle scorse ore, dopo aver alzato il polverone nei confronti del ragazzino romanista, Juan Jesus ha cancellato il post da Instagram. Una decisione che però nulla toglie all'intenzione del giocatore: più che mai convinto di andare a fondo di questa storia. Dopo i censurabili fatti di Verona, accaduti prima, durante e dopo la partita contro il Napoli, il fenomeno del razzismo torna dunque a recitare un ruolo da protagonista nel mondo del pallone. Un ritorno di cui, francamente, ne facevano anche a meno.

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