Roma in Champions, Garcia: “De Rossi ci sarà col Leverkusen”

Vincere. Null'altro può fare la Roma se vuol sperare di accedere agli ottavi di finale. Vincere: per l'orgoglio (il 4-4 beffardo dell'andata brucia ancora), perché arrivare al derby con in tasca un risultato positivo in Champions è tutt'altra cosa, perché il prosieguo dell'avventura in Europa può portare in cassa introiti preziosi e garantire potenziali investimenti per il futuro. Vincere, lo impone la classifica del girone (giallorossi ultimi) che non ha ancora tagliato fuori la squadra di Garcia. Vincere, verbo che l'allenatore ripete più volte in sede di presentazione dei novanta minuti di Coppa. Strada tracciata contro il Bayer Leverkusen e scelte obbligate, poi si penserà alla sfida sotto il Cupolone con i biancocelesti. "Per quanto mi riguarda – ammette il tecnico in conferenza stampa – non c'è altra partita che quella coi tedeschi. De Rossi sarà in campo, Keita no, purtroppo non è ancora pronto".
All'impegno europeo la sua Roma arriva scottata dalla sconfitta dell'Inter in campionato (1-0, dopo aver sprecato tante occasioni da gol) costata la vetta della classifica. Arriva con la necessità di dare continuità ai progressi mostrati nelle ultime settimane, in particolari quelli palesati in difesa dopo le incredibili disattenzioni che in Germania favorirono il pareggio del Bayer. Quel risultato rocambolesco ronza ancora in testa all'allenatore francese: "Non lo scopro certo io – ha aggiunto Garcia -, abbiamo doti importanti in attacco e qualche pecca in difesa. All'andata queste cose furono evidenti: segnammo tanto ma avremmo potuto fare meglio sul piano difensivo come squadra, non solo come reparto". Essenziale, diretto, concentrato: così appare in conferenza stampa il tecnico, tanto da superare qualsiasi altro tipo di domanda, comprese quelle sulla gestione del rapporto coi tifosi (come sottolineato dal prefetto Gabrielli). "Sono cose queste che competono alla dirigenza – ha concluso -. Per quanto mi riguarda certe partite meriterebbero sempre belle cornici di pubblico".