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Roma, il bilancio è in rosso: perdite da 87 milioni di euro

Il CDA della Roma ha ratificato la semestrale di bilancio e ha reso noto che l’esercizio sociale del 2019-2020 è in perdita netta, ed è pari a 87 milioni di euro, rispetto all’utile 1,7 milioni di euro del primo semestre dello scorso anno. La Roma paga tantissimo la mancata partecipazione alla Champions League.
A cura di Alessio Morra
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Nei prossimi giorni la Roma cambierà proprietà e passerà dalle mani di James Pallotta a quelle di Dan Friedkin, che sborserà oltre 700 milioni di euro e che sta già pensando a come modificare anche l’assetto societario. Intanto però il club giallorosso ha reso noto la semestrale di bilancio. E i numeri sono molto negativi, il rosso è pari a 87 milioni di euro.

Bilancio in rosso senza la Champions League

Il CdA della Roma approvando la Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata ha ufficializzato la netta perdita semestrale dell’esercizio sociale 2019-2020. La Roma ha avuto una perdita di 87 milioni di euro, rispetto all’utile di 1,7 milioni di euro del primo semestre dell’esercizio precedente. Questo semestre, come ampiamente previsto, è stato caratterizzato da proventi inferiori rispetto a quelli guadagnati in passato in cui la Roma ha disputato la Champions League. La mancata partecipazione alla competizione ha portato a una flessione di 40,2 milioni di euro.

Il comunicato della Roma

Il Consiglio di Amministrazione dell’As Roma Spa, riunitosi in data odierna, ha approvato la Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata al 31 dicembre 2019, relativa all’andamento gestionale del primo semestre dell’esercizio sociale 2019-2020. La perdita di gruppo al 31 dicembre 2019 è pari a 87 milioni di euro, rispetto all’utile di 1,7 milioni di euro del primo semestre del precedente esercizio. In particolare, il semestre è caratterizzato dalla partecipazione all’Europa League, che ha generato proventi significativamente inferiori rispetto a quelli ricevuti per la partecipazione alla Champions League nel primo semestre del precedente esercizio, da minori proventi per sponsorizzazioni, e minori plusvalenze realizzate nel corso della sessione estiva della campagna trasferimenti.

I ricavi complessivi, tenuto conto dei proventi dei Ricavi netti da gestione diritti pluriennali prestazioni calciatori, sono stati pari a 118,5 milioni di euro, rispetto a 213,9 milioni di euro al 31 dicembre 2018, mentre i ricavi operativi sono stati pari a 94,6 milioni di euro, rispetto a 134,8 milioni di euro al 31 dicembre 2018,e l’Ebirda, calcolato tenendo conto dei Ricavi netti da gestione diritti pluriennali prestazioni calciatori, è negativo per 12,3 milioni di euro, rispetto al risultato positivo di 65,1 milioni di euro al 31 dicembre 2018.

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