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Roma, gli auguri di Totti a mamma Fiorella: “Se sono rimasto qui è grazie a te”

Il capitano giallorosso racconta quando, a 13 anni, la madre gli negò il passaggio al Milan. “Il boss era lei e decise così”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Francesco Totti sceglie i social network per fare gli auguri alla propria madre, Fiorella. E come sempre, il capitano giallorosso opta per un messaggio tutto cuore, dedicato alla propria genitrice. "Se sono rimasto sempre qui a Roma e sono felice", ha scritto Francesco Totti su Twitter, "è anche grazie a te! Buon compleanno ma'!". Il tutto corredato con una foto del numero 10 capitolino e la signora Fiorella.

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Il riferimento è fin troppo esplicito: da piccolo, infatti, Francesco Totti era stato vicinissimo a passare al Milan, ma tutto saltò proprio per l'intervento della madre. Lo aveva svelato lo stesso Francesco Totti in una lettera pubblicata da The Players' Tribune lo scorso settembre. "A tredici anni sentii qualcuno bussare alla nostra porta", racconta il capitano giallorosso, "questi signori dell'AC Milan mi chiesero di diventare rosso-nero: un’opportunità per fare carriera in un grande Club italiano. Ovviamente non era una decisione che potevo prendere da solo. Mia mamma è sempre stata il “boss” e lo è tutt’ora", aggiunge poi Totti, "Lei, come tutte le mamme italiane, è piuttosto protettiva nei confronti dei figli e infatti non voleva che me ne andassi da casa per paura che mi succedesse qualcosa. “No, no” rispose ai dirigenti e fu tutto ciò che disse “Mi dispiace. No, no”. Fine del discorso. Il mio primo trasferimento era stato rifiutato dal boss", conclude poi Totti.

E dire che appena un anno prima era stato "vicinissimo" alla Lazio: Totti aveva 12 anni e militava nella Lodigiani, che aveva raggiunto un accordo di massima con i biancocelesti. Poi però Gildo Giannini, responsabile delle giovanili giallorosse, lo prende con un vero e proprio blitz, tanto che nasce un caso tra i tre club. Alla fine Dino Viola, allora presidente della Roma, raggiunse un accordo con la Lodigiani: furono pagati 300 milioni al club più i cartellini di due calciatori giallorossi, Gianni Cavezzi e Stefano Placidi, che passarano alla Lodigiani. Caso chiuso: Totti divenne giallorosso. E la storia, anzi la leggenda, ebbe inizio.

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