Roma giovane e completa con Kluivert. ‘DiFra’ ora ha ben 5 formazioni da scegliere
Nonostante manchino pochi giorni all’inizio del Mondiale, è il mercato ad attirare l’attenzione degli addetti ai lavori. Tanti i colpi in canna e quelli già messi a segno dai vari club d’Europa a caccia dell’acquisto low cost prima dell’inizio di Russia 2018. Ma a suscitare più interesse, in queste ultime settimane, è l’Italia, la Serie A, nello specifico la Roma che pare essere davvero scatenata con un mercato in entrata che al momento sta accontentando i tifosi ancora gioiosi dopo l’ultima esaltante stagione vissuta in Champions League. La ferma volontà di ridurre il gap con la Juventus in campionato e garantire a Di Francesco una rosa ancor più competitiva dello scorso anno, hanno portato il Ds Monchi a muoversi su diversi fronti.
Dopo gli acquistato di Marcano e Coric, sono poi arrivati Cristante e Justin Kluivert. Ben 4 profili assolutamente di spessore che vanno ad aggiungersi ad una formazione titolare già di per sé molto ben strutturata. Ma il dato che maggiormente ci ha sorpresi, è la caccia ai giovani. La maggior parte della rosa della Roma infatti, è costituita da tanti talenti under 21 pronti a riscrivere la storia del club giallorosso. Vediamo dunque allora anche 5 possibili formazioni per la prossima stagione della Roma, evidenziando anche panchinari e la formazione dei più giovani in rosa.
La base di partenza è il 4-3-3 con Dzeko di punta
“Squadra che vince non si cambia”. Mai cosa più vera per quanto riguarda la Roma che dopo l’esaltante cammino in Champions, nonostante un rendimento in campionato piuttosto altalenante, deve assolutamente ripartire dalla base forte degli 11 che hanno consentito a Di Francesco di raggiungere questi obiettivi. In attesa di capirne di più sul fronte uscite, Alisson sarà sicuramente la certezza tra i pali nel 4-3-3 di base che vede Manolas e Fazio perni inamovibili di una retroguardia che potrà contare ancora sull’ottimo Kolarov come terzino sinistro e uno tra Florenzi e Karsdorp (in attesa del pieno recupero dell’olandese) sulla destra.
Pacchetto di centrocampo che ha tanti punti interrogativi ma che al momento fa perno su un ritrovato De Rossi (quasi una seconda carriera per lui), Strootman e il sempre più lontano Nainggolan che pare essere ormai ad un passo dall’Inter. In attacco, nessun dubbio. Edin Dzeko nel ruolo di punta con Perotti a sinistra ed El Shaarawy a destra pronti ad alternarsi con Cengiz Under per affiancare il bosniaco nel tridente offensivo.
Una panchina lunga e competitiva così schierata in campo
Ciò che probabilmente è mancato lo scorso anno, è stata una panchina in grado di poter garantire ricambi importanti, allo stesso livello dei titolari, per Di Francesco. Ed è stato infatti emblematico il fatto di avere a mezzo servizio, praticamente per un’intera stagione, uno come Defrel, ma anche lo stesso Schick che si è ripreso soltanto nella parte finale.
Di Francesco è stato salvato da Under ma ha dovuto anche sopperire alle mancanze di Karsdorp a destra come alternativa a Florenzi e all’infortunio di Emerson Palmieri, poi finito al Chelsea, che non è stato in grado di poter dare un ricambio a Kolarov, salvo poi virare su Jonathan Silva da gennaio con Juan Jesus come mina vagante nel ruolo di terzino sinistro e centrale difensivo per tappare eventualmente i forfait dei vari Fazio e Manolas.
Oggi invece, Di Francesco, anche con i nuovi acquisti, sembra essere coperto abbastanza. Cristante e Coric a centrocampo sono una garanzia per sostituire i 3 titolari, così come Karsdorp a destra e Marcano per uno dei due centrali. Davanti lo stesso Schick per Dzeko e Kluivert e Cengiz Under per il ‘Faraone’ e Perotti.
L’inedita formazione schierata con i soli under 21
Ciò che però ha maggiormente attirato la nostra attenzione nella rosa che sta creando Monchi più gli altri calciatori già presenti nella Roma, è la ferma volontà di voler puntare molto su profili giovani, magari già con un minimo di esperienza tra campionato e coppe internazionali, in grado di potersi interscambiare al meglio con i veterani e adattarsi alle direttive di gioco di Di Francesco.
Con l’acquisto di Coric, Cristante e Kluivert infatti, il club giallorosso sta confermando questo trend. Lasciando per un attimo da parte Marcano che è un 30enne, questi 3 vanno ad aggiungersi ad una formazione che è già di per sé molto importante dal punto di vista degli under 21.
Abbiamo dunque provato a schierarli in un inedito 11 con un attacco formato da Under, Schick e Kluivert più l’inserimento di Gerson a centrocampo con Cristante e Pellegrini. Davvero niente male.
La difesa a 3 come alternativa e l’inserimento di Marcano
Ma se Di Francesco è stato in grado di schierare in campo praticamente sempre lo stesso modulo di formazione affidandosi ad un 4-3-3 di base caratterizzato dall’ottima spinta degli esterni e dall’inserimento dei centrocampisti e al lavoro durissimo, anche in fase di recupero, degli esterni d’attacco, è facile capire come trovare un’alternativa a questo modulo sia alquanto difficile.
Ma non è da escludere come, specie in campionato, ‘DiFra’ possa apportare alcune modifiche soprattutto per quanto riguarda l’assetto. Il 4-3-3 infatti, potrebbe facilmente trasformazioni in un più elaborato e scientifico 3-5-2 visto nell’esaltante gara di ritorno all’Olimpico in Champions contro il Barcellona nei quarti che mise ko gli uomini di Valverde incapaci di reagire ai movimenti perfetti degli 11 giallorossi.
Con l’inserimento di Marcano in rosa, ci sarà dunque maggiormente da divertirsi per studiare questa formazione come vera arma segreta della Roma nei momenti decisivi.
I primi 11 in campo per la prima volta senza Nainggolan?
L’entusiasmo per gli acquisti di Coric, Marcano, Cristante e Kluivert però, potrebbe anche essere smorzato da qualche cessione di troppo che già sta facendo storcere il naso a qualche tifoso giallorosso. Messa per un attimo da parte la situazione Manolas che sembra essere convinto dal progetto futuro romanista e quindi intenzionato a rimanere, non si può dire lo stesso di Alisson che, forte anche del Mondiale che vivrà da protagonista, titolare, tra i pali della sua Nazionale brasiliana, potrebbe essere il primo sacrificato per rientrare come bilancio e incassare una cifra cospicua messa sul piatto dalle varie Real Madrid e Liverpool che al momento sembrano essere le più convinte al suo acquisto per una cifra non lontana dagli 80 milioni di euro. Ma chi invece sembra essere vicinissimo alla cessione è Radja Nainggolan.
Il ‘Ninja’, da sempre innamorato di Roma come città, tifosi e società, potrebbe invece cedere alle lusinghe dell’Inter e soprattutto alla corte del suo maestro Spalletti che lo sta fortemente chiamando per averlo con sé in neroazzurro subito. La trattativa, che si potrebbe chiudere intorno ai 30 milioni di euro, potrebbe far trovare dopo circa 4 anni la Roma senza Nainggolan (arrivò dal Cagliari nel luglio 2014). E allora chi potrebbe prendere le sue veci nel 4-3-3 di partenza? Cristante e Pellegrini sembrano essere i favoriti, soprattutto l’ex atalantino per la capacità di inserimento tipica del ‘Ninja’ che è il valore in più di questa squadra.