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Roma, Garcia: “Siamo favoriti e dobbiamo vincere” (VIDEO)

Alla vigilia del derby il mister giallorosso ha risposto per le rime a Reja che aveva augurato infortuni agli avversari.
A cura di Marco Beltrami
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Atmosfera delle grandi occasioni a Roma per il derby valido per la 23a giornata di Serie A. Dopo il successo nella gara d’andata, i giallorossi, protagonisti di una stagione sontuosa, vogliono il bis per continuare la rincorsa alla capolista Juve. Rudi Garcia, dopo la rocambolesca vittoria sul Napoli nella sfida d’andata di Coppa Italia conosce l’importanza della stracittadina, ma pensa soprattutto a vincere a prescindere dall’avversaria: "Dobbiamo trovare le soluzioni per dare problemi alla Lazio, come facciamo sempre. Non vale per il derby, è sempre così. Dobbiamo fare attenzione ai loro punti forti, ai loro giocatori pericolosi".

Vincere ad ogni costo. L'imperativo dunque è vincere e pensare solo a giocare, trasformando la pressione della vigilia in voglia di conquistare i 3 punti: "La squadra ha tanta voglia di proseguire questo percorso e di dare tutto sul campo. La mia squadra sa fare di tutto: aspettare e attaccare. Abbiamo tutte le chiavi a disposizione: sarà il campo a parlare. Vogliamo far capire a tutti che è difficile giocare contro la Roma.  La pressione è buona, preferisco essere secondo e vincere la partita per prendere tre punti. La classifica dice che siamo secondi e favoriti. Dobbiamo vincere, conta quello, ma sarà una gara difficile. Il derby è sentito più per i tifosi che per i giocatori. Anche se abbiamo tre giocatori di Roma, romanisti, la sentono tanto. Però non è solo un derby, ma anche una gara di campionato".

Garcia "bacchetta" Reja. Il tecnico francese ha riservato anche una risposta piccata a Reja che in maniera ironica, aveva sperato negli infortuni degli avversari, per poi scusarsi: "Reja vedrebbe di buon occhio l'infortunio di un romanista? Siamo anche educatori, non solo allenatori. Che può dire nello spogliatoio se dice certe cose pubblicamente? Di rompere una gamba a qualcuno? Io dico a Orsato di stare attento a tutti i contrasti. Non voglio vedere giocatori miei infortunati. E poi ai tifosi: solo tifo per le loro squadre e niente di più".

Gervinho emblema della generosità. Una battuta sul nuovo idolo della curva Gervinho, vera arma in più dei giallorossi: "Lui è così, soprattutto quando è in forma e ha fiducia. Dall'inizio ha la mia fiducia e adesso è in grande forma, ma dobbiamo lasciarlo tranquillo. Fa sempre tutto per la squadra ha il suo gioco e il suo gioco è di saltare l'uomo, di giocare in profondità. Non ha solo la capacità di segnare ma soprattutto di dare problemi all'avversario, sa fare assist, quando entra in area è difficile difendere senza fare un rigore. E' il Gervinho che conosco, quello che ho fatto debuttare al Le Mans e con cui ho fatto la doppietta in Francia. Deve solo continuare a lavorare".

Garcia pensa solo al campo. Infine una riflessione sul provvedimento di chiusura delle curve per la Roma: "Vedo solo il lato sportivo, sul lato sportivo è un'assenza enorme questa sanzione della chiusura delle curve per due partite. Preferisco che risponda la società su questo punto, ci sono tante cose da fare su questo punto, ma il regolamento è così. Quello che non mi piace, sul piano sportivo, è giocare senza curve, è una cosa brutta e non aiuta la squadra".

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