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Roma, Garcia: “Quando non hai Totti e vinci in 10 parlerei di cattiveria, non di fortuna”

Contro il Chievo all’Olimpico giovedì sera si cercherà l’impresa della 10a vittoria consecutiva. Ma Garcia resta ancorato al presente: “Non esistono squadre deboli, dobbiamo mantenere i distacchi in classifica gara dopo gara”
A cura di Alessio Pediglieri
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rudi garcia e De rossi

La sfida dell'Olimpico giovedì sera contro il Chievo dirà al campionato se questa Roma sia definitivamente la regina indiscussa della stagione e prima candidata a correre per il tricolore. Perchè i giallorossi scenderanno in campo già sapendo i risultati della 10a giornata infrasettimanale che inizierà questa sera con l'anticipo Atalanta-Inter e si concluderà giovedì con un classico testa-coda, la capolista che ospita il fanalino di coda. Rudi Garcia tratta la partita come qualsiasi altra: è la più difficile, serve concentrazione e cattiveria, ancora non è stato fatto nulla di importante. Tutto vero, ma  dalle parole del tecnico traspare anche qualche primo segnale di giustificata soddisfazione nei confronti di un gruppo che ha già imparato a memoria la lezione più importante: vincere, sempre e comunque. Senza parlare di formazione e singoli, con Gervinho vicino al rientro e le assenze forzate di Totti e dello squalificato Maicon.

La fortuna degli audaci si chiama cattiveria – Così è arrivato il successo di Udine. Non attraverso il bel gioco, azioni spumeggianti e una supremazia indiscussa come, ad esempio, nella trasferta di San Siro contro l'Inter. In Friuli si è vista una Roma in difficoltà, fuori fase, a tratti stanca e disordinata. Anche fortunata sul palo ad inizio match colpito da Muriel. Ma si è vista anche una squadra concreta, cinica, che ha saputo soffrire. Senza strafare nè perdere contatto con la realtà. Finchè proprio Garcia ha avuto l'intuizione vincente, con l'inserimento di Bradley che ha spaccato il match a 5 minuti dalla fine. "Per me da due partite stiamo giocando meno bene, con Napoli e Udinese: dobbiamo mantenere l'attenzione alta e pensare a giocare ancora meglio. I giocatori che entrano lo fanno molto bene, ma anche loro hanno bisogno di giocare due partite di seguito per entrare nei meccanismi. Fortuna? Quando perdiamo Totti e Gervinho per infortunio e Maicon per espulsione, allora questa non è fortuna. Guardatevi il gol che salva Castan, questa per me non è fortuna, ma è voglia di fare, è cattiveria. Così come De Rossi contro il Napoli. Se per voi questa è fortuna, allora sì siamo fortunati. E anche il gol salvato da De Rossi con il Napoli, tutti aiutano il compagno, se questa è fortuna allora sì ci riteniamo molto fortunati, ma tutto accade perchè i giocatori danno più del 100%.."

Non solo Roma – Un campionato difficile, bello, entusiasmante. Per Garcia non è una sorpresa, perchè la serie A la conosceva già. Le avversarie sono note così come i pericoli del percorso. Un percorso che vede la Roma davanti a tutti ma con un parterre di antagoniste molto agguerrito: "Il livello per me è alto. Juventus e Napoli hanno fatto sette vittorie, un pareggio e una sconfitta. E' una cosa ottima. Noi abbiamo dovuto fare una cosa straordinaria per stare davanti a loro. Fiorentina e Inter anche stanno facendo bene e non dimentico il Verona. Giovedì dobbiamo essere al 100% perché non esiste una squadra debole"

Il giudizio sul collettivo giallorosso – Il tecnico francese ha già vinto un tricolore in patria alla guida del Lille. Un'avventura che è stata caratterizzata da momenti e situazioni che avevano fatto intendere in tempi non sospetti che sarebbe arrivato il successo. Un po' come sta accadendo in capitale in questi giorni: "C'è similitudine perché io sono lo stesso e altrimenti non farei bene il mio lavoro. Però per il resto è tutto diverso. Ci sono altri giocatori, c'è più gente in conferenza stampa, c'è molta più passione di quanto ce n'era in Francia. Al momento sono felice di quello che ho: mi fido dei miei giocatori, anche dell'esperienza che abbiamo. Non penso che devo essere io a dirgli che devono dare tutto. Per me abbiamo due obiettivi: fare lo sprint con Napoli e Juventus e mantenere distacco con le altre per tornare in Europa"

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