Roma, Garcia e Bompard deferiti per uso del cellulare in panchina

Inatteso. Un fulmine a ciel sereno. Il deferimento in differita (a distanza di sedici mesi) coglie di sorpresa la Roma (per responsabilità oggettiva), Rudi Garcia e il suo assistente, Federic Bompard. Il provvedimento è arrivato in seguito all'utilizzo del cellulare in panchina da parte del tecnico giallorosso, episodio che lo colse di sprovvista nel giorno del suo debutto sulla panchina capitolina (25 agosto 2013, all'Olimpico contro il Livorno). Il comunicato della Federcalcio scuote la vigilia della sfida di campionato con il Sassuolo: "Procura Federale – deferiti Garcia e la Roma per l’utilizzo di sistemi elettronici di comunicazione Il Procuratore Federale, espletata la relativa attività di indagine ed atteso il parere della FIFA in materia, ha deferito al Tribunale Federale Nazionale il tecnico della Roma Rudi Garcia e l’allenatore in seconda Federic Bompard per aver utilizzato, in concorso tra loro, ‘sistemi elettronici di comunicazione’, nel caso di specie un cellulare, durante la gara Livorno-Roma del 25 agosto 2013. Deferita anche la società a titolo di responsabilità oggettiva".
Oltre centomila euro in ammende per la Roma
Sorpreso dalle telecamere, Rudi Garcia si giustificò sostenendo che in Francia era possibile utilizzare i telefonini per comunicare con i propri collaboratori in tribuna. Da allora preferì adottare i walkie talkie ma venne ancora una volta stoppato dal regolamento federale secondo cui, in base all'articolo 4, è vietato l'uso di "un'apparecchiatura ricetrasmittente" pena il pagamento di sanzioni. A proposito di sanzioni, finora sono state solo di natura economica: il ‘vizio' di parlare con i membri dello staff tecnico è costato alla società capitolina oltre centomila euro in ammende, tutte comminate dal Giudice Sportivo nell'ultimo anno e mezzo.