Roma, Fabio Capello precisa: “Non torno, non voglio più allenare in Italia”

Il valzer delle panchine è appena cominciato e sta coinvolgendo il "gotha" europeo degli allenatori. Da Josè Mourinho a Carlo Ancelotti, passando tra gli altri dai vari Pep Guardiola, Marcello Lippi, Louis van Gaal e Fabio Capello. Proprio quest'ultimo, mai dimenticato sia a Milano che a Roma, è uno dei nomi più gettonati per prendere eventualmente il posto di Rudi Garcia: salvato dalla vittoria contro il Genoa, ma pur sempre traballante in virtù della disastrosa marcia in campionato e Champions League. Il tecnico friulano, intervistato dalla web tv giallorossa, ha però smentito un suo ritorno nella Capitale: "Di nuovo alla Roma? No, non ci sono possibilità – ha affermato l'ex commissario tecnico della Russia – Conservo un buon ricordo di quanto fatto in giallorosso e vorrei che i tifosi si ricordassero dello scudetto. Auguro alla squadra di fare cose bellissime. Rudi Garcia ha fatto bene per due anni, poi può capitare che arrivino delle difficoltà".

E se tornasse a Madrid? – Un concetto chiaro, quello di Fabio Capello, ripreso anche con un altra dichiarazione ancor più forte rilasciata durante un suo intervento a Fox Sport: "In questo periodo ho ricevuto tante chiamate, ma non voglio dire di più. Quello che posso dire è che non voglio più allenare in Italia". Chiusa la porta con la Serie A, per il sessantanovenne tecnico potrebbero a questo punto aprirsi portoni europei. Sono diverse le panchine traballanti in Europa, a cominciare da quella del Manchester United e da quella del Real Madrid: due club che potrebbero dare a Capello la chance di rientrare nel giro, specialmente il club madridista dove, nonostante le incomprensioni e l'esonero, "Don Fabio" ha già dimostrato di saper convivere con l'ambiente "merengue", che ha scaldato con la conquista dei due titoli nel 1996/1997 e 2006/2007.