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Roma, esonero Garcia: arriva Spalletti

L’esonero di Garcia è ufficiale, Spalletti ha già firmato negli States: contratto di 18 mesi, a lui il compito di salvare la stagione. “Finisco quello che ho iniziato”, sabato la presentazione ufficiale. La fidanzata dell’allenatore francese conferma l’addio su Facebook.
A cura di Marco Beltrami
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Luciano Spalletti ritorna sulla panchina della Roma
Luciano Spalletti ritorna sulla panchina della Roma

L'avventura di Rudi Garcia alla Roma è finita ufficialmente. Il tecnico francese aveva sì diretto la ripresa degli allenamenti a Trigoria ma era stata solo una formalità. La decisione del presidente, Pallotta, è stata irrevocabile: l'allenatore andava esonerato, al suo posto arriva una ‘vecchia conoscenza' dell'entourage giallorosso, Luciano Spalletti, volato in America per formalizzare il contratto. Nei giorni scorsi aveva confidato con gli amici: "Finisco quello che ho iniziato". Mercoledì in campo ci sarà il tecnico della Primavera, De Rossi, da giovedì invece inizierà la nuova avventura: nero su bianco e poi presentazione prevista per la giornata di sabato.

Il comunicato. L’AS Roma rende noto di aver sollevato dall’incarico di responsabile tecnico della prima squadra il sig. Rudi Garcia e i suoi assistenti Frederic Bompard e Claude Fichaux. Al tecnico francese, che ha vinto la Ligue 1 con il Lille nel 2011, era stato conferito l’incarico di allenatore della Roma il 12 giugno 2013. Sotto la guida di Garcia, la Roma ha ottenuto il record di 10 vittorie nelle prime 10 giornate di campionato nella stagione 2013-14 e conquistato due secondi posti consecutivi in Serie A Tim. "A nome mio e di tutta l’AS Roma – ha dichiarato il presidente James Pallotta – desidero ringraziare Rudi Garcia per l’importante lavoro svolto sin dal suo arrivo in Società. Insieme abbiamo vissuto momenti positivi ma riteniamo che questo sia il momento giusto per cambiare".

A confermare le indiscrezioni sull'addio del francese ci aveva pensato anche la sua compagna Francesca Brienza su Facebook. La fidanzata del tecnico con un post, poi rimosso, ha ammesso: "Io ho vissuto un altro mister che ha amato la sua Roma in ogni momento – scrive in risposta ad un utente- e che non ha mai voluto prendere in giro nessuno perché persona eticamente corretta. Ma di questo e tanto altro ce ne ricorderemo meglio tra qualche tempo, ne sono certa. Siamo fatti così!!! Ora onore a chi verrà". E l'onore sarà tutto di Luciano Spalletti. Reduce dall'esperienza con i russi dello Zenit, è pronto a tuffarsi di nuovo nel campionato italiano. Dopo aver messo nero su bianco in calce all'accordo con la società (ha raggiunto negli States il dg Baldissoni), non resterà che attendere il prossimo match di campionato per rivederlo in panchina con la sciarpa della ‘magica' intorno al collo.

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Contratto di 18 mesi. Spalletti è già pronto a subentrare e l'ambiente ad accoglierlo in virtù dei bei ricordi: contratto da 18 mesi (i sei mesi rimasti di quella in corso, più la prossima stagione) a 2,7 milioni a stagione, stesso ingaggio di Garcia. Queste le condizioni per accomodarsi di nuovo all'Olimpico. Il modulo da adottare sarebbe il 4-2-3-1 che vedrebbe dunque uno tra Gervinho e Salah sacrificarsi per lasciare posto a Florenzi. E l'ivoriano, già vicino alla cessione nell'estate scorsa, potrebbe andare via già a gennaio in caso di addio contestuale dell'allenatore francese. In tal caso la Roma vedrebbe una retroguardia simile a quella attuale, ma con due tra De Rossi, Pjanic e Nainggolan davanti alla difesa (in attesa del rientro di Strootman). In avanti, invece, Dzeko diventerebbe la punta centrale, con Salah e Florenzi esterni ed uno tra Totti e Pjanic al centro.

La sfida tra Roma e Milan era senza dubbio una tra le più calde della stagione. Entrambe le squadre erano reduci da un momento difficile e una sconfitta sarebbe potuta costare carissima sia a Garcia che a Mihajlovic. Un flop interno contro i rossoneri avrebbe potuto spingere la dirigenza capitolina ad accelerare i tempi di un addio rispetto alla prossima estate: il pareggio per 1-1 e la prestazione (soprattutto nella ripresa) mettono ancora una volta all'angolo i giallorossi. E se il serbo a Milano adesso si sente relativamente più tranquillo e prende una boccata d'ossigeno, nella Capitale il tecnico è ai titoli di coda. Assieme a lui spariranno anche i nomi dei possibili sostituti emersi in queste settimane (da Lippi a Mazzarri, passando per Guidolin).

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