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Roma e la Roma piangono la morte di Giorgio Rossi, storico massaggiatore

Giorgio Rossi è morto all’età di 87 anni. Per oltre 50 anni è stato lo storico massaggiatore della Roma. Un simbolo dell’ambiente giallorosso che lo ricorda in due foto storiche: quella della squadra campione d’Italia nel 1983 e, 18 anni più tardi, in un’altra immagine del trionfo bellissimo per il terzo titolo romanista.
A cura di Maurizio De Santis
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Giorgio Rossi è morto all'età di 87 anni, ne avrebbe compiuti 88 il prossimo 31 ottobre. E' stato lo storico massaggiatore della Roma dal 1957 al 2012. Una vita intera dedicata alla ‘magica' che s'è spenta nella notte scorsa dopo qualche giorno di ricovero nell'ospedale Sant’Eugenio. Un simbolo dell'ambiente giallorosso che lo ricorda in due foto storiche: quella della squadra campione d'Italia nel 1983 e, 18 anni più tardi, in un'altra immagine del trionfo bellissimo per il terzo titolo romanista.

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E' anche per questa ragione che la scomparsa di Giorgio Rossi ha causato profondo dispiacere nella comunità di tifosi e calciatori affezionati al mago dei muscoli e delle mani che sapevano lavare via la fatica e lo stress più duri. "Forza Giorgio, cioè la Roma. Perché tu sei la Roma", aveva scritto sul proprio profilo Instagram Bruno Conti, a testimonianza di quanto l'uomo fosse stimato

Cinquantacinque anni al servizio dei colori giallorossi: nessuno come lui – si legge nella nota della società capitolina -. La Roma piange la scomparsa di Giorgio Rossi e si stringe al dolore della famiglia.

Giorgio Rossi aveva 27 anni quando entrò a far parte dello staff romanista, iniziò così la sua carriera al fianco della ‘lupa': dal settore giovanile fino alla prima squadra apprendendo i segreti del mestiere da Angelo Cerruti. Tifoso della ‘magica' e Vigile del Fuoco, poi infermiere: la sua vita professionale cambiò quando di iscrisse alla scuola di massaggiatori sportivi del Coni. Era il 1957 quando mise piede per la prima volta in quell'ambiente che aveva osservato solo da tifoso, vent'anni più tardi (1979) si troverà proiettato al fianco della squadra. Da allora non ha mai lasciato i colori giallorossi, fino al maggio del 2012 quando a 81 anni andò in pensione. Con la sua morte se ne va un pezzo della storia romanista.

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