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Roma: Dzeko ancora un corpo estraneo, bomber dove sei?

Tre gol in 12 partite, 5 su 17 nel complesso. A fronte di un rendimento mediocre, la Roma deve fare i conti anche con il momento no di Edin Dzeko, ma non è solo lui il problema. “Se un calciatore è forte lo è sempre… Sono consapevole di aver fatto poco fino ad ora e accetto le critiche. Se non segno è colpa mia”.
A cura di Mirko Cafaro
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Tre gol in 12 partite, di cui due dal dischetto. Cinque centri su 17 incontri, per un totale di 1280 minuti giocati. Numeri tutt'altro che esaltanti… Sono ancora in rosso i conti di Edin Dzeko alla corte della Roma e conseguentemente dei fantallenatori che hanno scelto di puntare su di lui. L'attaccante bosniaco, classe '86, acquistato in estate per seguire le orme dei vari Pruzzo, Voeller e più di recente Batistuta, sta faticando parecchio a porsi sulla stessa lunghezza del campionato italiano, ma soprattutto della squadra di Garcia. Troppo focalizzata sul gioco veloce, fatto di cambi di fronte, rapide ripartenze e contropiede, la formazione sta vivendo una sorta di crisi di rigetto nei confronti della prima punta.

Una situazione che sta pesando non poco anche sulla tranquillità del bomber che sabato scorso, contro il Torino, ha clamorosamente fallito a tempo scaduto il gol che avrebbe chiuso del tutto i conti evitando la beffa del pari di Maxi Lopez dal dischetto. La Champions gli offre la possibilità di riscattarsi e invertire la tendenza. Si rimbocca le maniche e non cerca scuse, il bosniaco fa mea culpa: "Ho giocato in tanti modi e in tante squadre – ha ammesso nella conferenza stampa di vigilia della gara col Borisov -. Se un calciatore è forte lo è sempre… Sono consapevole di aver fatto poco fino ad ora e accetto le critiche".

Il rendimento di Dzeko come indicato da Transfermarkt
Il rendimento di Dzeko come indicato da Transfermarkt

E pensare che i giallorossi avrebbero anche gli uomini per cambiare la storia del proprio campionato. Iago e Iturbe – per non parlare di Florenzi -, in assenza degli infortunati Salah e Gervinho (più solisti e finalizzatori), hanno caratteristiche più assimilabili a una manovra ragionata, fatta di fraseggi, cross, tagli e assist, ma qui emergono tutte le lacune tattiche alla base del digiuno dei romanisti, a secco da vittorie da più di un mese. Il problema della prima punta, di conseguenza, si trasforma in un problema più ampio che coinvolge tutta la squadra e che potrebbe condurre a una svolta radicale. Non è un mistero che la panchina di Garcia non sia più così salda, a maggior ragione con il Napoli all'orizzonte e un confronto che potrebbe, in caso di sconfitta, convincere Pallotta alla sostituzione in panchina. Nel frattempo, in ottica fantacalcio un investimento come quello fatto per Dzeko richiede pazienza e attesa. Non si può disperdere un patrimonio con il rischio di vederlo sbocciare con l'arrivo di un nuovo tecnico.

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