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Roma, Di Francesco carica il derby: “Ci dirà chi siamo. Non competitivi per lo scudetto”

L’allenatore giallorosso ha presentato il derby con la Lazio come la gara che può dare la svolta alla stagione: “Dobbiamo vincere per ridare entusiasmo alla piazza”. Di Francesco rischia di perdere un giocatore importante come Manolas: “Le sue condizioni sono da valutare tra oggi e domani”. Su De Rossi: “Non è un sacrificio per lui giocare 4-5 partite di fila. Vorrebbe giocarle tutte”.
A cura di Vito Lamorte
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È lunga la stagione, però è una partita importantissima per dare continuità di risultati. Il derby è una partita a sé e dobbiamo affrontarla con il desiderio di vincerla e di portare a casa i tre punti per ridare entusiasmo a questo ambiente.

Eusebio Di Francesco guarda al derby di Roma e capisce l'importanza della gara sia da un punto di vista mentale che del risultato per dare la svolta alla stagione giallorossa. Dopo la vittoria contro il Frosinone la Roma punta alla stracittadina e cerca di accorciare sulle prime della classe dopo la sconfitta contro Bologna e Milan e i pareggi con Atalanta e Chievo. Il tecnico abruzzese ha fatto capire che nella sua testa non ci sono possibilità di competere per lo scudetto:

Attualmente non siamo competitivi per lo scudetto e lo abbiamo dimostrato. Ma nel calcio bisogna migliorarsi ogni giorno. Io credo che pensare a questo ora sia difficilissimo. Credo nella crescita della squadra e cercare di recuperare posizioni su posizioni. Parlare di scudetto in questi anni a Roma… Se ne sono vinti pochini e ci sono tanti motivi. Il fatto di essere dietro mi rammarica. Siamo qui per cercare di recuperare e questo recupero passa anche per questa partita delicata e importante.

Di Francesco si è soffermato sull'importanza del derby di domani per il suo futuro della sua squadra:

È importante per il futuro della Roma. Io rappresento la Roma, non me stesso. Cerco di fare del mio meglio per andare avanti con questa maglia a cui tengo e me la tengo stretta. Cercherò di fare di tutto affinché la squadra e non Di Francesco porti avanti un cammino importante.

Sul modulo e gli uomini per il derby

Eusebio Di Francesco ha confermato che al punto di vista tattico il 4-2-3-1 può essere la svolta per la squadra giallorossa e far migliorare il rendimento di alcuni uomini:

Può essere un punto di partenza. C’è ancora tanto da lavorare e di migliorare determinati meccanismi. Mi permette di lavorare su due sistemi di gioco e lo avevo detto anche in passato. Molto di pende dall’atteggiamento che si ha in campo e che fa la differenza rispetto ai numeri.

L'allenatore giallorosso ha parlato delle condizioni fisiche di Daniele De Rossi e ha assicurato la sua presenza in campo all'Olimpico domani:

Non è un sacrificio per lui giocare 4-5 partite consecutive. Se oggi chiedessi ai miei calciatori che hanno fatto 4-5 partite consecutive chi vorrebbe giocare: tutti ti direbbero “voglio giocare 4-5 partite di fila”, anche se stanno piegati. De Rossi poi ha caratteristiche diverse da uno come Under che è uno scattista, uno che ha molto dispendio energetico neuromuscolare. È diverso da un un passista come De Rossi che ha continuità di corsa che gli permette di stare più in partita. Il dispendio è più mentale, ma  domani De Rossi sarà il capitano della squadra.

A chi gli chiede come si concilia l’assetto offensivo della squadra, con Pastore e tre attaccanti e una tenuta difensiva non proprio stabile, Di Francesco ha risposto:

Io sto facendo molte valutazioni per questa partita, non è scontato il sistema di gioco. Magari domani ci sarà qualche sorpresa. A volte si difende bene anche attaccando. Quello che determina tutto è il risultato. L’equilibrio è fondamentale, avendo i due giocatori centrali prendiamo ripartenze esterne e non centrali, perdono un tempo in più gli avversari. Sono fondamentali i due mediani per l’equilibrio.

Le contestazioni e le differenze con la Lazio

In un clima di contestazione i tifosi giallorossi hanno risparmiato il tecnico abruzzese da tutta una serie di accuse e Di Francesco ha provato a inquadrare così la situazione:

I tifosi credo ce l’abbiano con tutti compreso l’allenatore e io non mi tengo fuori da questo. Non mi è sembrato che non mi sia stato detto nulla. Se parliamo della Curva ho ricevuto tanti attestati di sostegno e di stima e questo mi fa piacere. A me interessa che vengano applauditi più i giocatori che il mister perché sono loro che ci fanno vincere le partite. Quello che chiedo ai nostri tifosi, ma non ho dubbi, perché anche se erano scontenti hanno sostenuto sempre la squadra anche a Bologna  fino all’85’. Domani non saranno da meno. I tifosi hanno sempre sostenuto la squadra, questo è il romanismo e domani lo dimostreranno ancora. Sta a noi trascinare questa gente, con le nostre prestazioni e principalmente con il nostro atteggiamento, combattendo su ogni pallone. In questo siamo mancati in alcune partite e non possiamo permettercelo.

Infine un giudizio sulla Lazio, che finora ha fatto qualcosa in più rispetto alla sua Roma:

Hanno fatto sia acquisti di esperienza, già pronti, dando continuità ad una squadra che lo scorso anno aveva già fatto bene e questo spesso può essere un vantaggio. Ora io devo guardare sì alla Lazio ma molto a noi stessi.

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