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Roma, De Rossi: “Giocare in un’altra squadra italiana? Mi sarei sentito una merda”

Capitan Futuro spiega il motivo principale per cui non ha mai abbandonato il club anche davanti a proposte importanti: “Sono proprietà dei tifosi, quando qualcuno mi cercava non rispondevo per me ma a nome di tutto il popolo giallorosso. Questa nuova Roma? Piace, torneremo a vincere subito”
A cura di Alessio Pediglieri
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La Roma ha cambiato pelle, tanti giocatori, il progetto è in piena evoluzione e qualche colpo a vuoto è nelle previsioni, così come contro il Milan a San Siro. Adesso, però, c'è l'obbligo di ripartire subito a pieno regime, con un successo scaccia critiche. Per Di Francesco è una prova del nove generale anche in vista della ripresa della Champions League, che l'anno scorso vide la Roma tra le principali protagoniste.

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A suonare la carica è Daniele De Rossi, il capitano di mille battaglie, l'ultimo highlander che lega l'attuale Roma con il passato giallorosso. Capitan Futuro, un centrocampista che al di là degli anni riesce pur sempre a ritagliarsi un ruolo principale in mezzo al campo, mettendo in fila nelle graduatorie giovani e neo arrivati.

Una Roma che piace. Per il centrocampista, intervistato in esclusiva da "il Romanista", questa nuova squadra piace, funziona e con il tempo può anche convincere. Un gruppo sano, forte, che si sta conoscendo e che è pronto a confermarsi sulla falsa riga dei risultati ottenuti la passata stagione: "Questo è un gruppo sano, aiuta i giocatori nuovi, li abbraccia e li accoglie in maniera spontanea e positiva. Fosse per me terrei sempre tutti i compagni di squadra, anche perché mi affeziono e quando un compagno va via mi dispiace".

Sapete cosa vuol dire essere una bandiera della Roma? Significa una responsabilità enorme che ti porti sempre addosso. Significa che non hai scelta

La nuova squadra pronta a vincere.  Nuovi arrivi, vecchie conoscenze, Di Francesco come mastice e un sistema di gioco che oramai sta diventando un approccio automatico, che tutti conoscono: "so che il gruppo c'è, che questi arrivati sono forti, che la squadra è forte. Possiamo vincere anche quest'anno. Le critiche ai nuovi arrivati? Io vedo solo compagni che stanno facendo il proprio lavoro, non c'è da difendere nessuno, parlerà il campo".

"Io sono proprietà dei tifosi della Roma". Infine, il De Rossi bandiera, il capitano che ha ereditato le responsabilità da Totti, che oramai da tempo non è più un ragazzo ma un professionista al quale si chiede sempre il massimo, a prescindere: "quando in passato ho avuto offerte o quando stavamo sull'orlo del fallimento o quando le cose non andavano, quando ti chiama semplicemente qualcuno non sei tu che rispondi, perché io sono della Roma nel senso di proprietà della Roma, "dei" tifosi della Roma. Io Daniele De Rossi sono di proprietà dei tifosi della Roma"

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