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Roma-CSKA Mosca 5-1, Gervinho asfalta i russi e porta i giallorossi in testa al girone

Dopo tre lunghi anni, la Roma festeggia il ritorno in Champions League sotterrando di gol i malcapitati russi. Mattatore della serata, l’ivoriano ex Arsenal autore di una doppietta. Preoccupazione per gli infortuni di Iturbe e Astori.
A cura di Alberto Pucci
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Dagli ucraini di Donetsk, ai russi di Mosca. La Roma riannoda il filo europeo, dopo un'attesa infinita e dopo la doppia delusione provocata, tre anni fa, dall'eliminazione rimediata nell'ottavo di finale contro la squadra di Mircea Lucescu (2-3 all'Olimpico e 3-0 alla Donbass Arena). C'era molta attesa e curiosità nel vedere in campo l'undici di Rudi Garcia. Reduci da due vittorie in campionato, i giallorossi non hanno tradito le aspettative azzannando la partita sin dai primi secondi, regalando spettacolo all'estasiato pubblico romanista. La grinta di difensori e centrocampisti (su tutti Maicon e Naingolaan), le geometrie e la classe di Pjanic e Totti ma, soprattutto, la velocità di Gervinho e Iturbe (sostituito con Florenzi, al 25esimo, per un problema muscolare) hanno fatto la differenza, relegando l'inebetita compagine russa a spettatore non pagante dello show giallorosso. La vittoria dell'Olimpico, davanti agli occhi di Antonio Conte e Gabriele Oriali presenti in tribuna, ha così regalato entusiasmo e benzina in vista del doppio confronto con le due big Manchester City (30 settembre) e Bayern Monaco (21 ottobre).

Gervinho incontenibile – La prima mezzora giallorossa, è stato uno spot per il calcio e una boccata d'ossigeno per il tanto bistrattato calcio italiano. La macchina da guerra di Rudi Garcia, dopo una prima occasione dopo 90 secondi di gioco, ha buttato giù il muro russo prendendolo a cannonate. La prima, vincente, è arrivata al sesto minuto con la zampata di Iturbe, lanciato da Gervinho. Lo stesso ivoriano, 3 minuti più tardi, riceveva dal compagno la palla del 2 a 0. Due schiaffoni tremendi, dai quali lo sciagurato CSKA Mosca non riusciva a riprendersi, nemmeno nella colossale occasione gettata al vento da Doumbia, solo davanti a De Sanctis. Dal possibile 2 a 1, si è passati sul 3 a 0 al ventesimo minuto (gol di Maicon, con complice Akinfeev) e sul 4 a 0, dieci minuti più tardi, con l'ennesimo capolavoro di Gervinho. Quarantacinque minuti da manuale. Una risposta a tinte giallorosse alla vittoria della Juventus che, 24 ore prima, aveva messo a ferro e fuoco la difesa svedese del Malmoe.

Luna Park Roma – Che la serata potesse non promettere niente di buono, i tifosi del CSKA lo avevano già messo in preventivo nei giorni scorsi. La formazione di Mosca, reduce da quattro sconfitte consecutive in Europa e accompagnata dalla violenza del migliaio di tifosi arrivati nella Capitale, ha rimediato una figuraccia continentale, continuando a subire anche nella seconda parte di gara. Dopo la quinta rete di Florenzi, colpo di testa sporcato da un difensore russo, i russi hanno provato a reagire con orgoglio trovando il gol della bandiera, a dieci minuti dal termine. Rudi Garcia, grazie alla cinquina rifilata al CSKA, ha stravinto la sua prima partita in Champions League alla guida della Roma. Il tecnico francese ha confermato tutta la sua bravura, mettendo in campo una squadra affamata e sufficientemente esperta per affrontare le insidie della battaglia europea. Tra le note positive della serata, la sicurezza della difesa comandata dal greco Manolas (diventato subito un beniamino della "torcida" romanista) e dall'ex Cagliari Davide Astori che, nel finale, si è purtroppo infortunato seriamente. Grazie alla differenza reti (il Bayern ha vinto di misura), la Roma comanda il proprio raggruppamento: meglio di così, forse, non poteva andare.

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