Roma, crisi continua. Il 2-2 contro la Fiorentina serve a poco e allontana la Champions
Due sconfitte nelle ultime due gare, la posizione in Champions che lentamente è scivolata via e una piazza, quella calda giallorossa, che sembra essersi completamente stancata dell’atteggiamento visto da questa Roma nell’attuale stagione. Ma contro la Fiorentina c’era da cambiare rotta e Ranieri lo sapeva. E allora ecco che Dzeko, nonostante gli acciacchi, è sceso in campo dal primo minuto con Schick in panchina al fianco di Olsen a cui è stato preferito il ben più esperto Mirante. Nel 4-3-3 di partenza spazio anche a Zaniolo dall’inizio con il ritorno di Kluivert dal 1’ in attacco.
Dall’altra parte Pioli ha confermato in parte gli stessi 11 che avevano pareggiato contro il Torino al Franchi inserendo Dabo nei tre a centrocampo e Gerson nel tridente e non Mirallas come successo tre giorni fa al posto dell’acciaccato Chiesa (andato in panchina). Alla fine all’Olimpico è finita 2-2 in virtù dei gol di Zaniolo, Perotti per i giallorossi e di Pezzella, Gerson per la viola. Vediamo dunque come è andata nello specifico questo Roma-Fiorentina dal sapore europeo.
Dzeko regolarmente in campo con Zaniolo e Mirante dal 1’
Un dolore all’anca dopo una botta rimediata nel match perso contro il Napoli solo qualche giorno prima e la sensazione che Ranieri avrebbe scelto Schick solo davanti a guidare l’attacco della Roma. E invece il tecnico giallorosso ha sorpreso tutti scegliendo proprio Dzeko dal primo minuto al centro del tridente nel 4-3-3 di partenza.
Ma la grande novità e se vogliamo la bocciatura che Ranieri ha voluto sottolineare, è stata la panchina di Olsen. Il portiere svedese infatti è rimasto a guardare i compagni di squadra e soprattutto Mirante, il suo sostituto, che ha saputo benissimo difendere i pali della porta giallorossa. Zaniolo dal 1’ e Kluivert in attacco sono state le altre grandi novità di questa serata all’Olimpico di marca romanista. Centrocampo parzialmente confermato con Nzonzi e Cristante.
Gerson nel tridente al posto di Mirallas nel 4-3-3 di Pioli
Pioli aveva come obiettivo principale quello di cambiare in applausi i fischi ascoltati al Franchi domenica scorsa dopo l’1-1 contro il Torino. Ma c’era poco da cambiare nell’11 titolare della Fiorentina che, ancora orfana di Chiesa, ko durante gli impegni con la Nazionale di Mancini, si è affidata questa volta a Gerson e non a Mirallas nel tridente d’attacco con Muriel e Simeone.
E’ tornato al centro della difesa anche German Pezzella, il capitano che poi sarà decisivo nel corso della gara al fianco di Vitor Hugo e con Milenkovic e Biraghi a completare il reparto. La novità a centrocampo invece è stata rappresentata da Dabo con Veretout e Benassi nei tre schierati da Pioli a inizio partita per dare pericolosità alla manovra offensiva.
Primo tempo scoppiettante e tutt’altro che noioso
Doveva essere una partita divertente e così è stato. Roma-Fiorentina non ha deluso le attese, fin dal primo minuto quando Mirante ha cominciato a parare due tiri ai viola, soprattutto con un Simeone scatenato ma che non ha potuto far niente sul gol di Pezzella ben imbeccato sugli sviluppi di un calcio d’angolo e con l’argentino bravo a mettere dentro, di testa al 12’, il gol del momentaneo 0-1. Già, momentaneo, perchè dopo neanche 2’ i giallorossi sono riusciti a pareggiare subito con il solito Zaniolo ben imbeccato da destra da un cross perfetto di Kluivert.
Ciò che è emerso è stata soprattutto la capacità del giallorossi, nei primi 45’, di giocare molto in verticale con Zaniolo e Dzeko. Questo ha forse inficiato un po’ sul rendimento di Perotti che sulla sinistra ha fatto ben poco in 45’. Dall’altra Pioli invece ha puntato molto sull’imprevedibilità di Benassi dando a Gerson compiti anche difensivi che potessero permettere all’ex Toro di potersi spingere in avanti.
Secondo tempo tra gol e spettacolo
Se la prima frazione, chiusa sull'1-1, ha regalato emozioni al pubblico dell'Olimpico, non si può dire che il secondo tempo sia stato da meno. Anzi, a rovinare subito il rientro in campo dei ragazzi di Ranieri c'ha pensato Gerson, proprio l'ex di turno che da fuori area, sfruttando anche una deviazione decisiva di Juan Jesus, ha festeggiato il momentaneo 1-2. La Fiorentina ha infatti intrapreso un gioco, nella seconda frazione, improntato proprio sull'utilizzo maggiore degli esterni sfruttando soprattutto la corsia sinistra di Biraghi (suo l'assist per Gerson).
Dall'altra parte i giallorossi non si sono fatti cogliere impreparati reagendo dopo la scoppola dei viola e trovando il pari con Perotti. Ma nella Roma a regnare in campo è sempre e solo la confusione e il solo Dzeko, nonostante una condizione fisica non ottimale provando a fare a sportellate con i difensori viola, non poteva fare di più. Il centrocampo sembra essere ancora il problema numero uno, manca di personalità e Ranieri lo sa se vuole sperare ancora in un posto Champions.
Tabellino e voti
ROMA (4-3-3): Mirante 6,5; Santon 6 (68′ Karsdorp 5), Fazio 6,5, Juan Jesus 6, Kolarov 5,5; Zaniolo 7 (75′ Under sv), Nzonzi 6, Cristante 6,5; Kluivert 7 (58′ Pellegrini Lor. 6), Dzeko 5,5, Perotti 5,5.
FIORENTINA (4-3-3): Lafont 6; Milenkovic 6, Ger. Pezzella 7, Vitor Hugo 5,5, Biraghi 6,5; Benassi 6 (62′ Chiesa 6), Veretout 6,5, Dabo 6; Muriel 6,5, Simeone 5 (68′ Mirallas 5,5), Gerson 7.