Roma-Chievo, risultato e pagelle commentate del match della 4a giornata di Serie A
Il grande pensiero attuale si chiama Real Madrid, ma la realtà era quella di dimenticare subito la sconfitta contro il Milan prima della pausa e concentrarsi sul Chievo. Contro la squadra di D’Anna, all’Olimpico, la Roma pareggia 2-2 dopo i gol dell'iniziale doppio vantaggio di El Shaarawy e Cristante raggiunti da Birsa e Stepinski. Una gara che ha risentito di un turnover non proprio massiccio da parte di Di Francesco che nel suo 4-3-3 di partenza non ha rinunciato a Dzeko, davanti in attacco con Under e El Shaarawy con Pellegrini e Cristante a centrocampo e Nzonzi al centro con De Rossi inizialmente in panchina. Dall’altra parte un Chievo che ha atteso molto lo sviluppo della manovra dei giallorossi provando ad offendere con il contagocce e senza trovare molti spazi e andando in gol paradossalmente nel momento in cui il match sembrava già chiuso.
Una gara giocata molto sugli esterni dalla Roma che con Florenzi e Kolarov altissimi è stata sempre pericolosa. Proprio sugli sviluppi di un cross dell’esterno azzurro è nato il vantaggio iniziale di El Shaarawy imbeccato con un cross perfetto. Tra i migliori in campo della gara sicuramente El Shaarawy uno dei più positivi, grande impatto per lui. Bene anche Stepinski che ha trovato anche il gol del pari. Male invece Obi mia visto in campo così come Juan Jesus. Vediamo dunque i top e i flop di questo Roma-Chievo.
Stepinski chiude la rimonta del Chievo. Juan Jesus da flop
Una gara di grandissimo sacrificio. Sempre pronto a dare fastidio a Manolas e soprattutto Juan Jesus che l'ha sofferto tantissimo per tutta la gara. Il polacco Stepinski è l'ennesimo talento d'attacco che il Chievo ha tirato fuori dopo i varin exploit di Inglese e Paloschi negli anni. Il suo impegno è stato premiato a meno di 10′ dal termine della gara grazie al gol del momentaneo 2-2 che ha permesso al Chievo di trovare il pareggio dopo una partita che sembrava già chiusa dopo il 2-0 del primo tempo di Cristante.
Un gol importante quello dui Stepinski arrivato dopo un rocambolesco batti e ribatti nella difesa giallorossa che ha trovato pronto l'attaccante veronese bravo ad insaccare alle spalle di Olsen. I movimenti e la grinta hanno fatto la differenza nella partita del polacco, sicuramente fin da subito il migliore nella squadra di D'Anna. Malissimo la difesa giallorossa nella ripresa, troppo morbida nel contenere Stepinski. Soprattutto Juan Jesus, messo spesso alle strette dall'attaccante polacco che gli ha sempre rubato il tempo inducendolo spesso all'errore. Brutta la partita del brasiliano che si prende la Palma del peggiore dei giallorossi.
‘ElSha’ punisce subito ma Tomovic ci capisce poco
Sesto gol al Chievo, la sua vittima preferita. El Shaarawy sapeva che avrebbe potuto fare male alla difesa del Chievo, sempre troppo stretta. L’ex Milan, tagliando sempre dall’esterno all’interno dell’area di rigore, ha dando tanti grattacapi alla retroguardia veronese, in continua difficoltà soprattutto a causa delle sovrapposizioni di Kolarov.
Ma è dall’altra parte che Florenzi, con un cross, ha messo in evidenza i limiti tattici di Tomovic che dimenticandosi completamente solo il ‘Faraone’, gli ha consentito di andare in gol e bucare Sorrentino. Stephan ha fatto il suo con la solita precisione, seguendo con attenzione lo sviluppo dell’azione. Per il resto della gara, quando aveva palla al piede, da El Shaarawy ci si aspettava sempre molto. Uno dei più pericolosi su tutto il fronte d’attacco, assolutamente promosso a pieni voti.
Rigoni e Birsa troppo in ombra
Gli strappi a centrocampo di Nzonzi, il dinamismo di Cristante e Pellegrini e gli strappi di Under. Il Chievo c’ha capito poco fin dal primo tempo e forse i maggiori colpevoli di questa troppa libertà dei giocatori della Roma va attribuita da due giocatori: Rigoni e Obi. Il primo, avrebbe dovuto contenere proprio le due mezzali della Roma e invece proprio una di queste (Cristante), è riuscito a sganciarsi e ad inserirsi per vie verticali per sfruttare l’assist di Dzeko e pungere sul gol del 2-0.
Il secondo invece, ha avuto la colpa di non essersi mai riuscito a scrollare di dosso la marcatura di Nzonzi. Il francese si abbassava tra le linee non consentendo al nigeriano di agire al meglio contenendolo senza fare poi troppi sforzi. Davvero in ombra. Quasi irriconoscibile. Al termine del primo tempo D’Anna sostituisce l’ex Inter.
Cristante e Pellegrini danno garanzie a DiFra
Di Francesco continuava a dargli consigli durante la partita per coordinarsi al meglio a centrocampo con Nzonzi. Ma in realtà le due mezzali della Roma non avevano cominciato benissimo la gara, anzi, sembravano spesso molto distratti e poco lucidi nei passaggi corti.
Il tecnico giallorosso li ha anche scambiati di posizione e forse da lì in poi si sono viste le vere capacità di Bryan Cristante che è sembrato molto più a suo agio andando sempre a cercare la via degli inserimenti per rendersi pericoloso e creare densità in attacco.
Dzeko poi adora vedere giocatori di questo (come Nainggolan) ed è spesso tentato di servirli spesso, proprio come ha fatto con l’ex Atalanta che non se l’è fatto dire due volte quando ha visto il bosniaco stoppare palla e attendere l’arrivo di Cristante per il gol del 2-0.
Pellegrini avrebbe potuto fare qualcosa di più ma Di Francesco ha avuto risposte positive anche dell’ex Sassuolo. Di questi due ragazzi ci si può fidare.
Nel Chievo si salva solo Birsa. Dzeko sempre al centro del gioco
Il suo non era stato un primo tempo così importante, anzi, se avessimo potuto chiudere la gara dopo soli 45′, lo sloveno sarebbe stato il peggiore in campo. Ma la strigliata di D'Anna ha probabilmente sortito il suo effetto proprio sull'ex Milan che nella ripresa è sembrato subito in palla. Birsa ha preso in mano la squadra cercando di risollevarla dopo il 2-0 del primo tempo ed è stato bravo a scambiarsi spesso con Stepinski fino ad arrivare al magistrale gol del momentaneo 2-1 che ha consentito al Chievo di crederci fino alla fine tenendo la Roma in ansia fino al 90′.
Al pari di Birsa, anche Dzeko che non è andato in gol, è stato bravo a rendersi sempre disponibile per la squadra lavorando per il collettivo così come in occasione del gol di Cristante a cui ha servito un assist perfetto per portare in gol l'ex Atalanata. Sembra già essere pronto per la sfida al Real Madrid.