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Roma, Castan operato alla testa: intervento riuscito

Il difensore della Roma, Castan, costretto all’operazione per la rimozione di un cavernoma congenito. Il neurochirurgo Maira, lo stesso che curò l’ex Pontefice Giovanni Paolo II, avverte: “Per il calciatore la stagione è virtualmente chiusa. Adesso serve valutare eventuali conseguenze dopo l’intervento”.
A cura di Maurizio De Santis
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Castan è stato operato al cervello con esito positivo. Se n'è occupato il neurochirurgo Maira, lo stesso che all'indomani dell'intervento chirurgico invita alla cautela sui tempi di recupero e sulla possibilità che il calciatore possa tornare a breve termine anche all'attività agonistica: "Bisogna aspettare e vedere se ci saranno conseguenze di qualche tipo, neurologiche e non. Comunque, qualora le cose andassero nel migliore dei modi, prima di due-tre mesi sarebbe impensabile che ricominci a fare attività fisica, quindi questa stagione per lui è virtualmente chiusa. Ma adesso ogni discorso è prematuro – ha ammesso il professore alla Gazzetta -. Ciò che importante è che Castan abbia risolto il grave problema".

Decorso post-operatorio regolare. "Leandro Castan ha superato bene le prime 24 ore dopo l’intervento – si legge nella nota della società -. E’ cosciente, ed interagisce con i familiari ed i medici. Ha lasciato l’Unità di Terapia Intensiva e viene seguito costantemente in Reparto. Il decorso è regolare anche se la prognosi resta ancora riservata".

Sotto i ferri per oltre 4 ore sta bene, l'intervento è riuscito. Leandro Castan, difensore brasiliano della Roma, è stato operato nella clinica Quisisana (quartiere Parioli della Capitale), il bollettino medico ha fugato ogni dubbio e dato fiducia. "Leandro Castan è stato sottoposto ad intervento neurochirurgico, dal Professore Giulio Maira, per la rimozione di un cavernoma del peduncolo cerebellare medio di sinistra che aveva sanguinato – si legge nel comunicato della società giallorossa -. L’intervento chirurgico, iniziato alle 8.30, è terminato alle ore 12 ed è stato effettuato con l’ausilio del microscopio chirurgico, del neuronavigatore e con monitoraggio neurofisiologico. Il cavernoma, alla profondità di 3 cm, è stato rimosso completamente come confermato da un esame RM effettuato subito dopo l’intervento. Castan si è svegliato, respira spontaneamente, e si è già informato dell’esito dell’intervento. Rimarrà in terapia intensiva per le prossime 24 ore, dopodiché la prognosi potrà essere sciolta".

La diagnosi. Vertigini, forti dolori all'orecchio i sintomi che, dopo esami approfonditi, hanno portato alla diagnosi e alla decisione – inevitabile – di affidarsi alle mani del professore Giulio Maira, neurochirurgo che curò anche l'ex Pontefice, Giovanni Paolo II. Castan era ricoverato da martedì sera per la patologia ne ha bloccato l'attività agonistica e lo ha tenuto lontano dai campi (l'ultima volta, il 13 settembre scorso, ha giocato 45′ contro l'Empoli), fino a lasciar temere il peggio per le condizioni di salute. Servirà attendere un paio di giorni per definire con maggiore precisione i tempi della degenza e circa quattro, cinque prima di essere dimesso. Non è la prima volta che un calciatore soffra di una patologia del genere, è capitato all'ex attaccante del Pescara, Melchiorri, e a Zanchi, ex difensore del Bologna: entrambi non sono rientrati prima di un anno.

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