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Roma, campagna di solidarietà sui bambini scomparsi negli annunci dei nuovi acquisti

La società giallorossa, in questa sessione di mercato, ha lanciato un campagna di solidarietà originale in collaborazione con il Telefono Azzurro in Italia e il National Center for Missing and Exploited Children negli Stati Uniti: l’annuncio di ogni nuovo acquisto verrà accompagnato dall’immagine e dalle informazioni relative a un bimbo scomparso.
A cura di Vito Lamorte
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Come tramutare il calciomercato in un momento utile e di riflessione? La Roma ha trovato e seguito la strada giusta: la società attraverso i propri canali social sta promuovendo una campagna in collaborazione con il Telefono Azzurro in Italia e con il National Center for Missing and Exploited Children negli Stati Uniti, sensibilizzando l’opinione pubblica sul tema dei bambini scomparsi. La produzione dei contenuti della squadra della Capitale è sempre stata, qualitativamente parlando, buona durante le sessioni di mercato nel 2017 e nel 2018 ma da quest’anno ha deciso di sfruttare i suoi account accompagnando la notizia del nuovo acquisto da parte del club con importanti informazioni relative ad una serie di bimbi scomparsi.

Questa nuova metodologia è stata già messa in pratica in occasione della presentazione sui social di Leonardo Spinazzola e Amadou Diawara ma, nel frattempo, la società giallorossa sta dialogando con un’altra associazione inglese per fornire ancora più foto e informazioni in merito ad altri bimbi europei.

Le testimonianze nel comunicato ufficiale della Roma

Nella nota ufficiale del club giallorosso le parole di Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro:

Ringraziamo l’AS Roma per offrirci la possibilità di accendere un faro su una piaga così grave come quella dei bambini scomparsi, che spesso viene sottovalutata dai grandi mezzi di comunicazione. Questa importante iniziativa rappresenta l’occasione per stimolare l’interesse del pubblico su un fenomeno che colpisce tante famiglie nel mondo e per riflettere sulla possibilità di trovare soluzioni comuni tra differenti Paesi. La comunità internazionale deve attivarsi con una rete di collaborazioni che in Italia stiamo sviluppando da tempo con le Istituzioni nazionali, le forze dell’ordine e la magistratura.

La campagna ha incontrato anche la soddisfazione di John Clark, CEO e presidente di NCMEC, che ha parlato così dell'iniziativa:

Siamo onorati di essere stati contattati dall’AS Roma per lavorare insieme su questo progetto: è un'iniziativa incredibile e innovativa per affrontare un problema universale. Ci dedichiamo a più di 25mila casi di bambini scomparsi negli Stati Uniti ogni anno: se questa iniziativa, sfruttando il potere dei social media, può sensibilizzare il mondo non solo sul tema bambini scomparsi, ma anche sul lavoro che facciamo tutto l'anno, allora sarà un successo. Abbiamo toccato con mano quanto sia importante non perdere le speranze quando si tratta di trovare un piccolo scomparso: sappiamo che i bambini tornano a casa dopo giorni, anni e decenni di assenza. Dipendiamo da partner come l'AS Roma per poter diffondere la consapevolezza nelle persone e sperare in un cambiamento. Siamo fieri di avere l’AS Roma al nostro fianco per poter diffondere il nostro messaggio a livello globale.

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