Europa League 2011, Artur: intorno alla Roma ci sono troppi papponi
Lo Sporting Braga, dopo il Liverpool supera anche la semifinale contro il Benfica e si qualifica, a sorpresa, per la finale di Europa League in un derby dal sapore tutto portoghese: Sporting Braga- Porto. Nella partita del 18 maggio che si giocherà nella bellissima cornice offerta dalla "Dublin Arena" ci sarà spazio anche per una vecchia conoscenza, seppur sbiadita, della Serie A italiana. Parliamo del portiere dello Sporting ed ex secondo portiere della Roma: Artur. Arrivato in Italia nell'estate del 2008 "grazie" alla sua amicizia con i connazionali Doni e Cicinho, a Trigoria non ha mai convinto appieno allenatori e tecnici tanto che nell'estate 2010 il suo contratto è scaduto senza essere rinnovato dalla società.
A quel punto la firma con lo Sporting ed il debutto nella Primeira Liga portoghese. Fino ad oggi una stagione positiva che hanno fruttato alla squadra il terzo posto in classifica a pari merito con lo Sporting Lisbona, anche se il Benfica secondo dista ben 14 punti. La soddisfazione più grande, però, potrebbe arrivare dalla stagione europea e da quella Europa League troppo spesso poco considerata dalle squadre italiane. Così, proprio, dai microfoni di Mediaset Premium al termine della semifinale di ritorno contro il Benfica, Artur ha colto l'occasione per prendersi una rivincita nei confronti dei suoi detrattori e togliersi qualche fastidioso sassolino dalla scarpa.
" Intorno alla Roma ci sono troppi "papponi". Il lavoro paga ed ora sono in finale di Europa League. Questo traguardo è la mia risposta a chi remava contro di me quando stavo a Roma. E' il giorno più bello della mia carriera, siamo stati dei gladiatori". Non è la prima volta che parlando di Roma si faccia riferimento a "papponi" intorno alla squadra. Qualche tempo fa era stato De Rossi ad utilizzare questo termine. Forse, però, sarebbe meglio spiegare il reale significato di certi termini prima di rischiare di abusarne.