Rodgers: “Balotelli mi fu imposto dalla dirigenza del Liverpool”

Il Milan sta per ritrovare Mario Balotelli. Il centravanti è reduce da un lunghissimo infortunio che gli ha impedito di scendere in campo per gran parte del girone d’andata. Grande sfortuna dunque per SuperMario che nelle sue prime uscite della seconda esperienza in rossonero ha dimostrato di essere pronto a riscattarsi dopo l’a dir poco deludente esperienza al Liverpool. Quel Liverpool in cui il giocatore che sogna la convocazione ai prossimi Campionati europei da parte del Ct Antonio Conte, non è riuscito a lasciare il segno.
A tornare a parlare dell’esperienza di Balotelli ad Anfield Road, ci ha pensato il suo ex manager Brendan Rodgers. L’allenatore che in questa stagione ha lasciato la panchina, a Jurgen Klopp, pagando il rendimento deludente del Liverpool. Tra gli errori più evidenti dell’allenatore, quello di non aver sostituito all’altezza Luis Suarez. A distanza di due stagioni, Rodgers è tornato a parlare dell’arrivo di Balotelli che a suo dire fu imposto dalla società: "Ci serviva un giocatore completo per l'attacco per sostituire Suarez, non solo un finalizzatore. Dopo un'amichevole la dirigenza mi chiese cosa ne pensassi di Balotelli. Risposi che non era il profilo che cercavamo. Verso la fine del mercato non avevamo ancora acquistato nessuno, così la dirigenza decise di buttarsi su Balotelli: pensavano valesse 50 milioni di sterline ed erano felici di acquistarlo per 16. È un talento meraviglioso, non ci sono dubbi: in allenamento, tutti i giorni, lo vedevo. Alto, forte, con un grande tocco di palla”.
E il futuro del centravanti italiano è tutto da definire. Balotelli infatti potrebbe anche tornare al Milan a fine stagione per essere ceduto magari ad un'altra squadra inglese. Il West Ham in particolare ha già sondato il terreno per lui: un affare che potrebbe andare in porto per 10 milioni di sterline.